Pov tae
Mi svegliai, era passata un'ora.
Vidi jimin ancora addormentato, si stava stringendo a me.
Avevo un braccio dietro la sua testa mentre lui stava di fianco con le mani appoggiate sul mio petto.
Sembrava avesse freddo.
Tirai le coperte per coprirlo ma lo sentii mugugnare ed abbassai lo sguardo.
<hai freddo?> chiesi, la mia voce era più roca e bassa dato che mi ero appena svegliato.
Lui annuì stringendosi a me.
Tirai la coperta fino le sue spalle per poi girarmi di fianco e abbracciarlo.
Mise la testa appoggiata al mio petto, mi guardò un'attimo alzando gli occhi verso di me ma si rimise come prima nascondendosi.
Gli presi il mento e gli feci alzare la testa.
<che c'è piccolo?> gli chiesi mentre lo vidi arrossire.
<n-nulla> disse cercando di abbassare la testa ma la mia mano non glie lo permise.
Avevo capito si sentisse in imbarazzo per quello successo prima ma non volevo si sentisse così, non con me...
Lo baciai lasciandogli il mento spostando la mano sul fianco.
<sei ancora in imbarazzo?> domandai, non rispose.
<riposati un'altro pò> dissi accarezzandogli i capelli dolcemente lasciandogli poi un bacio sul naso.
Lo coccolai un pochino quando sentimmo bussare alla porta.
<chi è?> chiese jimin non staccandosi da me.
<sono io! Non ti sentivo e volevo sapere se stavi a casa> era la madre che aveva bussato.
<ciao mamma> la salutò.
<tutto bene? Ti sento stanco>
<no tutto apposto> si strinse a me.
La madre non sembrò crederci tanto dato che provò ad aprire la porta.
<sicuro che stai bene? Hai la febbre> chiese, risi leggermente per la sua preoccupazione <perché poi hai chiuso la porta?>
<dai mamma è tutto apposto> disse ancora dandomi un colpetto sul braccio per farmi stare zitto.
<se ti senti male dimmelo però!> si lamentò la madre.
<non sto male!> ribattè.
<digli che stai con me sennò si preoccupa ancora> dissi piano mentre lui annuì.
<sto con tae!>
<oh... Ok ok ciao taehyung> mi salutò, sembrava stesse ridendo leggermente.
<salve!> risposi di rimando io.
<ok vi lascio soli ma tra un paio d'ore arriva tuo padre chim> ci avvertì.
Stammo forse una mezz'ora stesi ancora sul letto per poi decidere di alzarci.
Ci vestimmo e scendemmo.
<hey> ci salutò somin, la madre.
<ciao mamma> la salutò jimin.
<tae! Come stai?> chiese.
<tutto bene!> sorrisi.
<per fortuna dai!> mi sorrise anche lei.
Li salutai entrambi dopo una piccola chiacchierata per poi andare via da casa.
Pov jimin
Tae andò via lasciandomi un bacio a stampo molto casto.
<non devi imbarazzanti con me ok?!> disse al mio orecchio io annuì per poi vederlo salutare mia madre andando poi via.
<allora?> chiese mamma.
<cosa?> ribattei io con un'altra domanda.
<com'è a letto?>
<mamma!> mi lamentati subito dopo, come fa ad essere così...
Lei rise.
Ci mettemmo sul divano a vedere qualche cosa sulla televisione per poi sentire la porta di casa aprirsi.
Papà ci salutò e mi fece un sorriso, quasi ghigno, vedendo i succhiotti freschi sul collo.
Liquidai ogni sua domanda.
Andò verso le scale e andò ad appendere la sua giacca all'attaccapanni li vicino ma si fermò prendendone invece una.
<jimin è tua?> domandò avvicinandosi con la giacca.
Strabuzzai gli occhi vedendo il giacchetto di pelle di tae, quello degli hydra.
<ehm..> non sapevo cosa dire.
<non te l'ho mai visto addosso!> ribattè.
<ok non posso dirgli che è mio..> pensai.
<è di...> stavo cercando una scusa.
<puoi dirmelo tranquillamente che è della tua ragazza eh!> disse, feci un sospiro di sollievo ma si mozzò subito.
<anche se mi sembra grande per una ragazza... Mi sta a me> disse misurando la larghezza delle sue spalle con quelle del giacchetto.
Fortunatamente però annuì posandolo dove l'aveva preso andando al piano di sopra per cambiarsi.
Mi affrettai a mandare un messaggio a tae.
Hai dimenticato il giacchetto qui... Papà l'ha visto
Che ha detto?
Si preoccupò
Fortunatamente ha creduto fosse della mia "ragazza" come gli avevo detto
Sapeva della falsa della fidanzata e gli è andata bene, non voleva farmi avere problemi di nessun tipo.
Se vuoi posso venire a prenderlo
È meglio se te lo porto io domani
Lui acconsentì, ci saremmo visti comunque in accademia quindi una scusa vale l'altra..
<comunque è molto bello il giacchetto, è particolare> commentò papà.
<grazie...> sussurrai incredulo delle sue parole.
<il simbolo dietro che rappresenta?> chiese.
<n-non lo so... Gli piaceva...> dissi completamente vago.
Devo stare più attento soprattutto con i vestiti di tae, non sembrano minimamente quelli di una ragazza sopratutto per la grandezza.
Le maglie potevo inventare che gli piaceva la roba oversize ma per i pantaloni?
Sbuffai leggermente, non voglio immaginare cosa farebbe se scoprisse che suo figlio è gay...
È stato molto contrario alla mia scelta di fare l'Accademia di danza dato che è roba da "froci" quindi non so proprio come possa prenderla.
STAI LEGGENDO
GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...