CAPITOLO 91

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Pov jimin

Vedevo tae trattenersi mentre mi lanciava occhiate eccitate e frustrate.

Sapevo di non dover esagerare con le provocazioni ma mi faceva impazzire il suo sguardo eccitato su di me.

Finimmo di mangiare mentre mio padre rispondeva adbuna chiamata dal suo segretario.

Squadrò mamma dando poi una risposta affermativa chiudendo.

<mi ha appena chiamato il mio segretario> iniziò a parlare riferendosi a mamma.

<dice che ci sono stati dei problemi in ufficio e i capi delle aziende vicine vogliono parlarci> finì di spiegare.

<andiamo allora!> affermò mamma.

<vado solo io tu riposati> ribattè papà.

<sto bene, dirigiamo l'azienda insieme è giusto che io partecipi!> affermò e papà, senza aggiungere altro, andò a prendere i giacchetti.

Uscirono subito dopo mentre io mi appoggiai al lavandino dove avevo appena posato i piatti e le posate sporche.

Sentii una presa salda sui miei fianchi e gemetti quando tae fece scontare i nostri bacini.

Mi piegai in avanti e strusciai su di lui ma venni bloccato.

<ti avevo detto di non provocarmi> fece intimidatorio.

Con quel tono mi faceva venire voglia di continuare...

Mi sentii spingere la schiena in avanti e mi appoggiai con i gomiti sul ripiano accanto al lavandino.

<hai così tanta voglia di essere a novanta eh!> ringhiò nel mio orecchio mentre mi stringeva la natica destra.

Mi ritrovai a gemere un'altra volta.

Era così dominante..

Iniziò a baciarmi il retro del collo dopo avermi fatto alzare, mi stavo rilassando ed eccitando sempre di più.

Mi girai allacciando le braccia intorno alle spalle del più alto per poterlo baciare ma si allontanò di poco lasciandomi con la bocca aperta e con gli occhi che lo pregavano.

<cosa vorresti ballerina?> domandò con fare provocatorio.

<voglio baciarti..> dissi un pò insicuro.

In quel momento mi sembrava di avere davanti un'altro tae... Sembrava più vero, più lui.. Non lo sapevo nemmeno io ma mi eccitava di più.

Non ero riuscito nemmeno a dirgli di non chiamarmi ballerina che il più grande sorrise e si avvicinò a me attaccando le nostre labbra, mi ritrovai a staccarmi per mancanza di fiato mentre prese a marchiarmi il collo.

<a-aspetta..> ansimai <ci-ci sono le cameriere> mi lamentai.

Tae sbuffò ma annuì, prendendomi per mano mi portò in camera mia sbattrndomi contro la porta dopo averla chiusa a chiave.

Iniziò a baciarmi tenendomi stretto dai fianchi mentre le mie mani vagavano intorno al suo collo arrivando alla base dei suoi capelli.

Accarezzai tutta quella parte sentendo la stretta sul mio corpo aumentare.

Sorrisi sapendo lo eccitasse.

Mi sentii girare non forza e mi ritrovai ad aggrapparmi alla maniglia della porta per avere un sostegno.

<non vuoi proprio smetterla di provocarmi eh?!> ringhiò nel mio orecchio mentre io ansimai.

Mi slacciò i pantaloni e mi sfilò la maglia lasciandomi da subito dei succhiotti sulla base del mio collo.

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora