CAPITOLO 54

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Pov tae

Lo tenei dalle cosce mentre lui aveva le braccia intorno al mio collo.

<mi devo ricordare di ringraziare tua madre> dissi dopo essemi staccato dalle sue labbra.

<e per cosa?> chiese jimin.

<per averci lasciati soli..> mi morsi il labbro.

<lo sai che ci sono le domestiche> mi prese in giro.

<vorrà dire che sentiranno i tuoi bellissimi gemiti> riattaccai le mie labbra alle sue per poi staccarlo dalla parete mettendolo sul letto sotto di me.

Scesi a baciare il suo collo e lo sentii ridacchiare.

<che c'è?> chiesi anche io divertito.

<stavo pensando a mamma che ci ha lasciato da soli apposta> ridacchiò ancora.

Seguii la sua risata per poi riattaccarmi alle sue morbide labbra.

Portai una mano lungo il suo fianco per poi farla scendere a stringergli il sedere.

<mm..> si fece scappare un ansimo al ché ghignai.

Portai una mano sotto la sua maglietta e gli sfiorai i fianchi con le dita.

<ha-hai le mani fredde> ridacchiò.

<me le vuoi riscaldare tu?> chiesi lasciando un bacio sul suo collo.

Jimin portò una mano sopra la mia.

<cute> risi leggermente prendendogli la mano.

La mia era il doppio se non più grande della sua.

<dai> si lamentò arrossendo.

<hey!> lo chiamai prendendolo dal mento <sei bellissimo> andai a baciarlo.

Iniziai a strusciarmi sopra di lui, le nostre eccitazioni si toccavano alleviando il dolore della stretta dei pantaloni.

Alzai la sua maglia per poi toglierla e e buttarla a terra andando a leccare i suoi capezzoli.

Prese a gemere, era sensibile e mi piaceva sentirlo.

Scesi continuando a lasciargli baci umidi sulla pancia e sul ventre.

Gli abbassai i pantaloni di tuta che aveva e gli morsi un lembo di pelle dell'interno coscia.

<ah!> gemette.

Alzai la testa e sorrisi per poi leccare il punto morso e salire di nuovo per poterlo guardare.

<puoi toglierti la-la maglia?> mi chiese.

Mi morsi il labbro sentendo con quanta innocenza me lo stava chiedendo.

<toglimela tu piccolo> dissi al suo orecchio.

Lui passò le mani sotto la mia maglia per poi toglierla e buttarla a terra come ho fatto io con i suoi vestiti.

Mi accarezzò i pettorali per poi scendere con la mano.

<ti piaccio?> chiesi sapendo già la risposta.

Li inumidì le labbra con la lingua ed annuì.

Si alzò con il busto arrivando alle mie labbra.

Lo tenni con il busto leggermente alzato dal materasso e mi mossi leggermente con il bacino strusciando la mia erezione coperta dai pantaloni sul suo sedere ormai con solo le mutande.

Ansimò nel bacio e capovolse le posizioni.

Mi andò a levare i pantaloni probabilmente sentendosi più sicuro e si rimise a cavalcioni sopra di me, o meglio sopra la mia intimità ormai dura.

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora