CAPITOLO 26

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Pov jimin

Mio padre era ancora fuori città quindi invitai tutti e due a cena da me.

Dopo molta insistenza da parte mia accettarono.

Mandai un messaggio a mia madre che rispose felicissima di si.

Arrivammo a casa e mentre io mi feci una doccia rapida li lasciai in camera mia a parlare.

Uscito dalla doccia mi asciugai e mi vestì.

Bussai alla porta di camera prima di entrare.
Vidi tae che stava abbracciando il fratello che intanto aveva le lacrime agli occhi.

<hey perché non ti rilassi facendoti un bagno caldo?> chiesi al piccolo, si vedeva che era tesissimo.

Lui annuì e feci preparare un bagno per lui mentre presi dei miei vestiti per poi accompagnarlo in bagno.

<stai bene?> chiesi rientrando nella stanza vedendo taehyung con la testa tra le mani.

<tutto apposto> disse.

Mi sedetti affianco a lui e gli presi una mano.

<hai di nuovo le mani fredde> dissi ridacchiando.

<più che altro che prudono! Gli avrei volentieri tirato un paio di pugni se non ci fosse stato mio fratello>

<perché?> chiesi guardandolo negli occhi.

<gli ho promesso che mi sarei controllato> disse semplicemente, io non feci più domande capendo non volesse parlarne.

Gli baciai una guancia sorridendogli.

Lui non contento mi prese il mento facendo scontrare le nostre labbra.

Mi chiese poi l'accesso con la lingua ed iniziammo una dolce lotta per il dominio del bacio che vinse lui quando fece diventare il bacio più violento ed eccitante.

Mi mise entrambe le mani sui fianchi mentre mi prese in braccio mettendomi a cavalcioni su di lui.

Arrossì mentre misi le mani sul suo muscoloso petto.

<mm..> feci un leggero gemito quando mi strinze più forte i fianchi in una stretta possessiva ma protettiva facendo avvicinare di più i nostri corpi.

Mi ritrovai a sentire quanto i suoi addominali fossero duri a contatto con la mia pancia.

Feci un'altro mugugnio a sentire la durezza dei suoi addominali e ci staccammo per mancanza d'ossigeno.

<se mi fai questi versi.. Mi dimentico pure che c'è mio fratello> disse facendomi arrossire violentemente.

Decisi di passare, con un coraggio che non mi appartiene, le mie mani sulle sue spalle per poi farle arrivare di nuovo sui pettorali e farle scendere ancora, fino al suo addome.

Mi morsi il labbro inferiore prima di parlare.

<sono così duri...> gli sussurai all'orecchio lasciandogli sentire anche un'altro leggero gemito.

<ok mi sa che così sto giocando col fuoco... Però mi piace...> pensai.

Tae si morse il labbro per poi attaccarsi di nuovo alle mie in un bacio se è possibile ancora più eccitante del precedente.

Mi passò le mani sulle cosce per poi passarle sotto la maglia.

Rabbrividì al contatto con le sue mani.

Ansimai quasi dal dolore per quanto forte mi strinse i fianchi ma mi piaceva sentire la sua Forza su di me.

Probabilmente mi sarebbero comparsi i lividi il giorno dopo data la mia pelle delicata.

Misi anche io le mani sotto la sua maglia accarezzandogli la pelle.

Si sentì bussare ripetutamente sulla porta della camera.

<si?> chiesi pensando fosse una delle cameriere alzandomi da sopra tae.

<jimin sono a casa, ti ho chiamato da sotto ma non mi hai sentito> era mia madre.

<ciao mamma> la salutai.

<taehyung e il fratello sono li con te?> chiese.

<si tra poco scendiamo> dissi.

Finalmente sentì i passi di mamma scendere le scale e rirai un sospiro di sollievo.

<non l'abbiamo nemmeno sentita> dissi.

<dio meno male!> sentì dire da tae, mi girai per guardarlo un maniera confusa.

<stavo impazzendo a cercare di trattenermi..> disse mentre io arrossì leggermente.

<ti presto dei vestiti> mi avvicinai all'armadio prendendogli dei vestiti.

Glie li diedi e lui iniziò a spogliarsi.

Mi morsi per l'ennesima volta il labbro mettendomi a fare qualunque cosa che non sia guardare taehyung.

Iniziai a prepararmi lo zaino per domani a scuola e per danza, ormai fino al saggio avevo lezione ogni giorno.

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora