Pov jimin
Era venerdì pomeriggio e stavamo tutti a casa aspettando l'arrivo di tae e seojun.
Tae mi mandò un messaggio quando erano quasi arrivati e mi precipitai alla porta d'ingresso non volendo che mio padre li accogliesse per primi.
<dove corri?> chiesero vedendomi alzare di scatto dal divano avviandomi alla porta.
<sono arrivati!> dissi.
<ma non ha suonato ancora nessuno> si stranì mamma.
<ho detto a tae di mandarmi un messaggio!> affermai aprendo poi la porta trovando tae che stava per suonare al campanello.
Li feci entrare chiudendo la porta per poi abbracciare tae mettendogli le braccia dietro il collo.
Lui si abbassò leggermente e mi circondò i fianchi.
<buona sera> disse seojun probabilmente ai miei genitori che erano appena arrivati all'ingresso.
Tae si staccò subito da me per poi fare un leggero inchino come il fratello.
<ciao ragazzi! Come state?> chese mamma andando ad abbracciare prima seojun e poi tae che rimasero immobili e straniti.
<oh.. Pensavo fosse una cosa normale abbracciarvi per salutarvi... Non volevo mettervi a disagio con questo gesto> disse mamma vedendoli.
<no no non si preoccupi.. Solo che non siamo abituati> disse seojun.
<dammi del tu tranquillamente!> disse per poi rivolgere uno sguardo a papà <lui è mio marito yongseok>
Stava squadrando dalla testa ai piedi taehyung non dicendo mezza parola.
<salve piacere di conscerla.. Dato che conosce già mio fratello mi presento io, sono kim seojun>
<dammi e datemi anche a me del tu> disse facendo un sorriso al piccolo mentre guardò di nuovo serio tae.
<ok.. Perché non ci spostiamo in salone> disse mamma facendo andare papà con lei mentre io devi levare i giacchetti ai due ragazzi.
<mi vuole ammazzare...> disse tae.
<si è vero!> rispose seojun.
<non aiuti!> ribattè il fratello.
<è la prima volta che ti vedo imbarazzato ed intimorito> lo prese in giro ancora.
Tae sbuffò mentre il più piccolo andava in salone.
Bloccai tae dal braccio.
<stai tranquillo, si te stesso sono sicuro che gli piacerai> dissi per poi baciarlo a stampo.
Lui poi annuì e andammo anche noi in salone.
<taehyung> chiamò papà <sei più grande di jimin?> chiese.
<solo di un'anno> rispose.
Iniziò a fargli un'interrogatorio... Dovevo immaginarlo.
<vai a scuola o lavori?>
<vado a scuola>
<dato che sei minorenne non hai la macchina giusto?>
<si>
<come ti sposti?>
<vado a piedi o in skate>
<bevi?>
<no>
<fumi?>
<no>
<ti sei mai drogato o ubriacato?>
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...