CAPITOLO 105

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Pov jimin

Stavamo tutti insieme in cucina, si è strano ma ci trovavamo meglio a parlare li.

I miei cugini fortunatamente si sedettero lontano da me, non li avrei sopportati altrimenti.

Mia zia e mia madre finirono di parlare e mamma rivolse l'attenzione a tae.

<rimani a dormire qui da noi?> chiese e lui annuì sorridendo e ringraziando.

<e dove dorme? Se le stanze degli ospiti le occupiamo noi?> domandò songmin.

<dorme con me> dissi tranquillo e lui rise insieme al fratello.

<che schifo però! Come potete dormire insieme nello stesso letto mica siete froci> fece minjung e io rimasi scioccato.

Non pensavo fosse così idiota.

<modera il linguaggio> lo sgrido zia.

<poi jimin è fidanzato con una ragazza e loro sono amici> disse sempre lei per poi guardare tutte e due i figli.

<e comunque non è schifoso essere gay!> affermò.

Mi ritrovai a sorridere sentendomi un minimo più tranquillo vedendo anche mio zio concordare con le sue parole.

<a me fa schifo comunque> affermò minjung e vidi tae innervosirsi.

Non è mai buono quando stringeva i pugni fino a far sbiancare le nocche.

<mi sa che torno a casa> parlò piano <è meglio>

<no non preoccuparti.. La smetteranno> parlai io.

<preferisco dormire in mezzo alla strada piuttosto che sentirli> affermò e io concordai.

Poco dopo fortunatamente si zittirono e passammo a una conversazione normale.

<vado a mettere apposto il mio borsone, vieni con me?> domandai a tae, era una scusa per scappare dalla cucina ma almeno era valida.

<si> fece velocemente tae e mentre noi uscimmo dalla cucina vidi mio fratello ridacchiare avendo capito fosse una scusa per andare via.

<già non li sopporto più!> affermai entrando in camera con il borsone in mano e tae chiuse la porta dietro di noi.

<dai non rimarranno tanto> cercò di consolarmi tae.

<lo spero... Mamma non sa quando se se andranno, non l'hanno detto>  continuai a lamentarmi e mi stesi sul letto.

<se vuoi mi invento qualcosa e usciamo> propose la io negai.

<magari domani?> chiesi <oggi sembrerebbe fatto apposta>

<ma è fatto apposta>

<si vero> ridacchiai e aprii le braccia mettendomi seduto, volevo un'abbraccio dal maggiore che capì subito.

Sorrisi quando mi prese in braccio abbracciandomi.

<con loro non posso nemmeno toccarti il braccio che iniziano a dare fastidio> mormorai.

Lo sentii annuire e mi strinsi a lui.

Si sedette sul letto e iniziò ad accarezzarmi la schiena.

<così mi addormento> ridacchiai appoggiandomi al suo petto.

Sbuffai sentendo bussare alla porta e a mala voglia mi alzai per andare ad aprire la porta sperando non fossero i miei cugini...

Aprii la potrà trovando mio fratello.

<mamma non si sente benissimo, papà ha deciso di portarla in ospedale vieni con noi?> domandò e io annuii subito preoccupato.

All'ospedale ci ritrovammo in sala d'attesa tutti insieme mentre mamma e papà erano con il medico.

Stavo morendo dall'ansia, speravo non sia nulla e che sia lei che il bambino stiano bene.

Ormai stava al quindi mese e il piccolo gli stava creando un pò di problemi.

I miei zii stavano in silenzio come i miei cugini mente chaeyoung e mio fratello parlottavano tra di loro nella speranza stessero bene.

<hey calmati> mi sussurrò tae nell'orecchio guardandomi.

Non mi ero accorto del mio muovere la gamba insistentemente per la preoccupazione.

Annuii e mi passò un braccio intorno alle spalle per confortarmi, vidi mia zia, di fronte a noi, sorridermi.

<siete proprio una bella coppia di amici> affermò e il maggiore la ringraziò mentre io sbuffai sorridendo forzatamente.

Mi stavo scocciando di quella situazione, ormai i miei genitori lo sapevano e non vedevo il motivo per cui lo dovevo nascondere, mi dava fastidio.

<puoi anche levare la parola amici> risposi.

<oh perché non siete amici?> domandò e io continuai.

<siamo fidanzati> affermai e vidi subito dopo mamma e papà finalmente uscire dalla stanza.

Mi avvicinai e loro mi tranquillizzarono, tornammo a casa e noi costringemmo mamma a rilassarsi sul divano.

Io ancora non avevo parlato con i miei zii o minjung e songmin, questi ultimi mi avevano lanciato solo continue occhiate mentre i primi sembravano volessero parlarmi.

<tu sapevi che jimin fosse gay?> sentii chiedere da mio zio a mio padre mentreio e tae avevamo preso più le distanze dalla cucina dove stavamo.

<si> fece convinto papà e mi appostai più vicino alla porta della stanza per sentire meglio.

<e l'hai accettato?> domandò ancora.

<perché non avrei dovuto farlo? È mio figlio e in più taehyung è una brava persona!>

<e non hai nemmeno cercato di fargli cambiare idea?>

<non eravate voi che dicevate "non ce nulla di male nell'essere gay" e ora volete farmi cambiare idea?!> affermai entrando arrabbiato in cucina.

<se non mi accettate fa nulla ma non prendetevela con lui> dissi serio indicando mio padre uscendo dalla stanza subito dopo venendo seguito da tae che sicuramente voleva calmarmi.

Decisi di uscire dalla stanza e andare in camera mia come prima del "giro" all'ospedale, mi rinchiusi li dentro insieme a tae.

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora