Pov tae
La sveglia assordante di un telefono suonava rimbombando nelle pareti della stanza di jimin.
Io la non avevo messo la sveglia però... Anzi avevo lasciato il telefono spento.
Mi alzai vedendo fosse il telefono di jimin che stava già spegnendo.
<giorno piccolo> salutai.
<giorno oppa..> sussurrò mordendosi il labbro inferiore.
<mi provochi già dalla mattina?> chiesi avvicinandomi al suo viso.
<sei tu che mi provochi di già con la tua voce da appena sveglio> rispose e io ridacchiai.
<ah si? Ti piace così tanto la mia voce bassa?> domandai andando a cingergli i fianchi e baciandogli il collo.
<d-devi andare a scuola> affermò alzandosi facendo però un piccolo gemito di dolore.
Ridacchiai leggermente dopo averlo visto uscire dalla camera.
Mi alzai anche io e lo raggiungi in bagno dove mi infilai in doccia con lui per fare prima.
Uscimmo per poi cambiarci e scendere al piano di sotto.
Jimin non doveva andare a scuola per tutta la settimana che c'erano i suoi cugini e zii a casa, poteva saltarla.
<gli altri?> chese lui riferendosi ai tre cugini dato che gli adusti stavano già svegli che mangiavano la colazione insieme a noi e seojun.
<dormono> affermò sieun.
<vedi?! Sei tu che ti sveglia presto senza motivo> ridacchiai prendendolo un pochino in giro.
<hyung dobbiamo andare> affermò seojun.
<vi accompagnamo noi a scuola> si offrirono yongseok e mingi.
Noah era quello più calmo, ci pensava sieun ad essere più pimpante del marito.
<non è una bella zona... Lo sai..> parlai con yongseok.
<dai non preoccuparti> mi rassicurò ancora.
Accettammo e ci dirigemmo fuori casa per poi prendere la macchina, non avevamo il problema dello zaino ecc perché io non lo portavo a prescindere mentre per seojun gli avrebbero prestato dei libri.
Con noi venne anche jimin.
<dove andate a scuola voi?> chiese mingi.
<stanno nella parte povera> rispose yongseok su due piedi quasi spiazzando mingi.
Arrivati nella.parte povera andammo prima alla scuola di seojun per poi andare verso la mia.
Io ero più abituato a fare ritardo e sicuramente non mi avrebbero detto nulla.
Arrivammo e vidi cinque ragazzi seduti su un muretto fuori scuola, videro la macchina fermarsi e la indicarono camminando verso di noi.
Sapevo non avessero brutte intenzioni dato che era il mio gruppo e che probabilmente volevano solo vedere la macchina.
<cosa vogliono?> mi chiese yongseok.
<nulla è il mio gruppo> afferma ringraziando e scendendo dalla macchina.
<ciao piccolo> sussurrai a jimin baciandolo sulla guancia.
<come mai questa macchina?> chiesero stupendosi di vedermi scendere da li.
<è del padre di jimin si è offerto di accompagnarmi> dissi.
<oh c'è jimin?> domandarono affacciandosi dai vetri che però erano oscurati.
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...