Pov tae
Quando usciamo da casa di jimin devo ricordarmi di picchiare seojun.
Ha fatto vedere le foto di come avevo ridotto un ragazzo dopo avermelo scopato... Avevo visto la faccia quasi incredula di jimin e gli sguardi, forse divertiti e preoccupare allora stesso tempo, dei suoi cugini.
Squadrai mio fratello da capo a piedi dopo aver visto le sue mani posarsi su una coscia di jimin.
Gli riversai un'occhiataccia e mi misi a guardare fuori dall'enorme finestra che stava in camera di jimin.
<sei proprio dolce> affermò jimin, non avevo seguito il discorso ma mi ero scocciato.
Mi alzai e lo presi da un braccio rimettendomi di nuovo seduto sulla sedia e portandomelo sulle gambe.
<poco geloso eh> rise soobin.
Io non risposi mandando un'altra occhiata a seojun che mi sorrise ingenuamente.
Jimin si avvicinò al mio orecchio e mi lasciò prima un bacio sul collo per poi andare a leccare il mio lobo.
<sono solo tuo oppa> lasciò andare anche un piccolo sospiro e io mi trattenni dal spingerlo sulla mia intimità.
Se continuava rischiano di eccitarmi un'altra volta.
Jimin sorrise soddisfatto per poi girarsi verso i suoi cugini.
<che ne dite se scendiamo? Così stiamo tutti insieme> disse ed annuimmo tutti.
Ci alzarmi uscendo dalla camera.
<riesci a camminare piccolo?> chiesi.
<si ma ho le gambe che tremano ancora> ridacchiò imbarazzato.
Sorrisi e lo ressi per i fianchi fino ad arrivare sotto le scale dove mi allontanai un pochino da lui.
<state in cucina?> domando beomgyu a voce alta, subito dopo arrivò il consenso da parte degli adulti.
Andammo anche noi in cucina vedendo somin e suri intente a cucinare mentre gli altri stavano parlando.
<arrivo subito> mi disse sotto voce jimin mentre mi faceva levare le mani dai suoi fianchi.
Si girò e andò verso il bagno per poi tornare subito dopo.
<ragazzi sedetevi! Cosa ci fate in piedi?!> ride prendendoci leggermente in giro somin.
Io e seojun eravamo rimasti in piedi mentre gli altri stavano iniziando a sedersi o ad avvicinarsi al piano cottura per vedere cosa preparavano.
<forza sedetevi che tra poco è pronto> questa volta incitò tutti a riempire i posti a tavola.
<allora è meglio se leviamo il dist-> la voce di yongseok mi fermò dal finire la frase.
<mica disturbate, ci fa piacere dai venite>
Ci sedemmo al tavolo, io vicino a jimin e suri e seojun in mezzo tra beomgyu e yeonjun.
<poi è tardi per tornare a casa da soli.. Abitate vicino?> chiese mingi.
<ehm... Stiamo un pochino lontani da qui> risposi vago.
<allora a maggior ragione, c'è gente pericolosa..> disse suri.
<infatti, yongseok dice sempre che ci sono teppisti per strada soprattutto verso la parte quella povera> affermò sieun.
Io mi morsi il labbro guardando prima seojun e poi jimin.
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...