CAPITOLO 18

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Pov tae

<oddio che hai fatto?> chiese quasi impanicato avvicinandosi e alzando una mano sfiorandomi il taglio.

<nulla tranquillo>

<non inventare scuse! E soprattutto non dirmi che non è niente perché non è vero!> disse con un tono di voce leggermente arrabbiato e di rimprovero.

<non è nulla veramente! Solo mio padre> dissi.

<solo?> chiese stupendosi <te-te lo sei disinfettato?>

<no non c'è bisogno è un graffietto> dissi.

<lo devi fare!>

Sospirai per poi acconsentire.

<non torni a casa vero?!> chiese ma la risposta già la sapeva quindi annuì soltanto.

<e dove dormi?> chiese ancora.
Sorrisi, nessuno che non fossero i ragazzi o mio fratello si era mai preoccupato tanto.

<vado da uno dei ragazzi tu torna a casa inizia a fare buio> dissi sorridendo.

<buonanotte!> mi salutò <disinfetta la ferita> ribatté ancora.

<d'accordo jiminie lo farò! Buonanotte> dissi io di rimando accorgendomi solo dopo di avergli dato un soprannome involontariamente.

Pov jimin

Ci salutammo e io poco dopo entrai a casa con un sorriso stampato in faccia.

<che è successo?> mi chiese mamma, gli dissi tutto senza problemi.

<poverino mi dispiace... Vatti a cambiare così magari parliamo con calma> disse e io mi dicessi direttamente in bagno per farmi una doccia rapida dopo essermi preso dei vestiti.

Appena finì andai di sotto da mia mamma senza essermi asciugato i capelli, non mi andava.

<com'è andata al museo?> chiese.

<tutto bellissimo, è stato molto interessante> risposi contento, papà sarebbe tornato a momenti e avremmo iniziato a mangiare.

<meno male> sorrise mamma sedendosi affianco a me sul divano.

Pov tae

Ero appena arrivato a casa di kook mentre mio fratello stava da un suo amico.

Magari riuscivo a trovare un modo per coprire i lividi e il taglio prima di rivederlo.

Fortunatamente oggi è venerdì ma di alzarmi dal letto non avevo voglia.

<dai facciamo tardi sennò hyung!> disse kook per l'ennesima volta.

Lui era già pronto mentre io mi ero ributtato sul letto.

<kookie non mi va di andare! Entro in seconda!> dissi.

<non entrerai mai in seconda se continui a stare così> mi sgridò.

<si si tranquillo>

<hyung!> mi chiamò ancora.

<dai kookie entro in seconda tu vai> mi misi seduto sul letto.

Lui dopo un'altro paio di minuti a cercare di farmi alzare rinunciò uscendo di casa.

Appena sentì la porta di casa chiudersi mi ributtai sul letto riaddormentandomi.

Come avevo detto e ridetto a kook entrai in seconda ora, appena varcai la soglia della classe i compagni di classe mi guardarono chi impaurito che preoccupato e chi entrambi.

Stavano bisbigliando qualcosa che non avevo voglia di sentire ma per lo più erano domande tipo "chi è stato?" oppure "ha manie suicide chi l'ha conciato così?" o altro ancora tipo "se lui è ridotto così l'altro sarà morto!" ecc.

Mi misi seduto vicino a jungkook e mi rimisi a dormire beatamente con la testa sul banco.

Finirono le lezioni e kook quasi non mi portò di peso fuori dato che stavo ancora mezzo dormiente.

<alla fine sei entrato!> disse nam. Io annuì.

<andiamo va!> disse jin.

Iniziammo ad andare al nostro solito posto e una volta arrivati mi stesi sopra il mio skate volendo riposarmi.

<oggi vuoi solo dormire?> mi chiese kook.

<si> risposi schietto, ero più irritabile del solito e non ne capivo il motivo.

Passai quasi mezz'ora quando mi sentì chiamare da alcuni ragazzi.

<che c'è?> chiesi.

<c'è il tuo amichetto quello ricco> disse yoongi.

Mi alzai di scatto e lo cercai fuori dalla recinzione, stava davanti a due ragazzi di un'altra banda, non stavano dicendo nulla ma penso l'abbiano visto e sono andati a vedere che voleva.

Mi affrettai ad uscire dalla recinzione e feci entrare i due ragazzi.

<che succede?> chiesi preoccupato.

<v-volevo solo sapere come stavi... Non ti ho visto passare d-davanti scuola> disse.

Oddio è così carinooo..

<è tutto ok non preoccuparti> gli sorrisi ma così facendo mi tirò il taglio che iniziava a seccarsi leggermente.

<non l'hai disinfettato vero?!> sembrava più un'affermazione che una domanda.

<potrei essermene dimenticato...> dissi con tono vago.

<così però può infettarsi e farti male> disse.

In effetti inizia già a fare male ma non volevo dirglielo.

<no no tranquillo> dissi.

<stai bene?> chiese ancora.

<me l'hai già chiesto> sorrisi.

<lo so... Però ti ho visto sdraiato e.. Pensavo ti sentissi male> disse un pò preoccupato probabilmente per una possibile risposta positiva.

<ho solo sonno..> dissi tranquillo.

Lui annuì e poi mi prese le mani.

<p-puoi venire da m-me dopo... N-nel senso che t-ti disinfettato la-la ferita> balbettava in una miniera impressionante mentre cercava di non arrossire.

Da una parte volevo accettare mentre dall'altra mi sarei sentito, molto probabilmente, totalmente fuori luogo a casa sua.

Non seppi propio cosa rispondere...

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora