CAPITOLO 31

1K 47 11
                                    

Pov tae

<cazzo devo imparare a regolarmi!> pensai buttandomi all'indietro sul letto.

Jimin è andato in bagno probabilmente perché si sentiva a disagio.

<come al solito combino solo guai..> pensai ancora portandomi le mani sul viso e sbuffando.

<cazzo!> continuai per poi risedermi poggiando i gomiti sulle ginocchia.

Meno male che hai ragazzi avevo detto che voglio andarci piano...

Con lui non riesco nemmeno a guardarlo che impazzisco e la mia testa non finziona più.

Perché non riesco a trattenere la voglia di farlo mio?

Dio santo.. Voglio che diventi mio in tutti i modi, non solo fisicamente ma se continuo così lo faccio allontanare di brutto.

Pov jimin

Sono in bagno, non riuscivo più a pensare mentre sentivo le sue labbra sulle mie.

Ho paura di fare un passo troppo lungo, io mi sento come costretto a fare ragionamenti che nemmeno capisco dato la mia poca esperienza in tutto ma con lui non riesco a farlo e questo mi ha mandato in confusione...

Mi sento in colpa per aver lasciato tae in camera mia, probabilmente eccitato quanto se non di più di me mentre io sono qui perché sono un'idiota inesperto che ha paura.

Uscii dal bagno rientrando in camera vedendo taehyung con i gomiti appoggiati sulle ginocchia e la testa tra le mani.

Mi sentì entrate ed alzò lo sguardo mettendosi in piedi.

<scusa non volevo..> dissimo in contemporanea per poi guardarci e ridacchiare leggermente.

Ci sedemmo sul letto.

<i-inizia tu> dissi.

<ok beh...> mi guardò negli occhi per poi iniziare.

<scusa.. Non volevo metterti in imbarazzo o andare troppo veloce con le cose solo che...> iniziò per poi fermarsi quasi a non voler continuare.

<solo che...> ripetè <se non ti piaceva o volevi fermati non c'era bisogno che.. Ecco andassi via> continuò.

<non voglio pensi che sia una di quelle persone che se l'altro non vuole continua ugualmente non volevo lo pensassi..> disse quasi triste.

<io non lo penso assolutamente e mi dispiace di essere andato via lasciandoti qui...> iniziai.

<n-non so nemmeno io esattamente perché sono andato via però forse...> stavo cercando le parole più adatte per dirgli che non mi sentivo alla sua altezza ma non volevo mi credesse un bambino.

Poi non volevo che fraintendesse così tanto il mio gesto.

<non ti ho fermato perché piaceva anche a me e non stavi correndo anzi ma sono io che sono fin troppo timido...>

<solo che quando mamma ci ha interrotti mi è salita l'ansia perché quando ti bacio non penso più a nulla e quindi mi è venuta tutta d'un colpo e ODDIO che imbarazzo!> dissi coprendomi poi il viso con le mani.

Mi tolse le mani da davanti il viso sorridendomi.

<davvero?!> chiese speranzoso di una risposta affermativa, io annuì.

<comunque io stavo decisamente correndo troppo!> affermò <ed ho lo stesso problema...> disse vago.

<cioè?>

<quando ti bacio non penso più, voglio solo sentirti e non riesco a trattenermi anche se non voglio correre ma non sono abituato a darmi.. Freni> disse sincero.

sorrisi a quelle parole per poi abbracciarlo.

<davvero piccolo non voglio correre... E ti prego di darmi anche una sberla se dovessi fare qualcosa che non vuoi> mi allontanò un pò dall'abbraccio per guardarmi.

<mi piaci davvero piccolo> dichiarò al che arrossì e lo baciai a stampo.

<anche tu mi piaci taetae> lo abbracciai ancora facendolo cadere all'indietro restando abbracciati.

Stette per quasi un'ora ancora con me per poi doversene andare.

<tanto stiamo tutto il giorno insieme domani> disse.

Avremmo avuto la gita domani.

Lo accompagnai alla porta per poi salutarci.

<jiminie scusa per prima> disse mamma, eravamo a cena e lei si stava scusando ogni due per tre.

<ti ho detto che non c'è problema, tanto la prossima chiudo la porta a chiave> ridacchiai alla dua faccia.

<allora spero che la prossima volta mi allungano i turni al lavoro> affermò.

<dimmi... Bacia bene?> chiese.

Dei succhiotti fortunatamente non ne avevamo ancora parlato ma ero sicuro che con mio padre dovevo trovare una scusa convincente o coprirli con del fondotinta o maglie a collo alto.

<sono domande da fare?!> chiesi mentre alzò le spalle <ok si.. Benissimo>

<comunque che altro avete fatto? Non ho sentito nulla non mi ricordavo che la tua stanza fosse insonorizzata> disse ghignando.

Mi feci rosso al solo pensiero di ritrovarmi sotto tae che mi prend- eee.. Si è capito no?

<ti rendi conto che hai chiesto se tuo figlio ha fatto sesso?> chiesi leggermente scioccato, non pensavo mi facesse msi quella domanda, la vedevo più appropriata a quando tornava papà con un "allora non sei più vergine!" vedendomi con i succhiotti.

<allora è un si?> chiese ancora.

<no mamma non abbiamo fatto sesso> ridacchiai, è peggio dei compagni di danza...

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora