Pov tae
Mi suonò il telefono e mi ritrovai a sbuffare staccamdomi dalle labbra di jimin.
Accettai la chiamata vedendo il nome di seojun sullo schermo.
<tutto bene?> domandò jimin.
Io avevo un'espressione confusa... Non stavo capendo ciò che mi stava dicendo.
<parla piano!> dissi e mio fratello ricominciò a parlare più lentamente.
<sono entrati dei poliziotti in casa, hanno appena portato via papà dicono che era in possesso di droga e lo stanno portando in centrale>
<non so che fare> disse agitato.
Sembrava stesse entrando nel panico.
<vieni verso la parte ricca ti vengo incontro ok?!> lo sentii mugugnare in risposta e chiusi successivamente la chiamata.
Jimin mi guardò e io spiegai tutto, sentii la sua piccola mano prendere la mia e gli sorrisi.
Ero felice avessero preso ma ero un pò preoccupato per seojun.
Avevo pensato diverse volte di andarlo a denunciare per aggressione o cose del genere ma pensavo sempre alla reazione di mio fratello.
Nonostante tutto ci tiene a papà anche se è un coglione.
Jimin mi accompagnò alla porta e uscimmo vedendo i somin e yongseok rientrare.
<che succede?> chiese la donna e io spiegai tutto tranquillamente, hanno imparato a non giudicarmi e mi sentivo sicuro.
<vi accompagno in centrale> dissero e io ringraziai salendo in macchina insieme a jimin.
Dissi a seojun di andare dalla polizia e non appena arrivammo trovai mio fratello già li.
<tutto bene?> chiesi lui annuì ma mi abbracciò, sicuramente vedere papà venire arrestato non è una bella esperienza.
Rimanemmo li fuori cercando di calmare il minore quando un poliziotto si avvicinò a yongseok.
Si salutarono, mi ero dimenticato conoscesse praticamente tutti.
Poco dopo yongseok venne verso di noi spiegandoci la situazione.
Avevano messo nostro padre di carcere, era stato incriminato di spaccio e possesso di droga e da codardo qual'è ha confessato per questo starà in prigione per un paio d'anni.
Per due anni io e seojun potremmo vivere più tranquilli...
Il minore era leggermente confuso, probabilmente non si aspettava venisse arrestato ma in fin dei conti è meglio così.
<state bene?> domandò somin e noi annuimmo leggermente, mio fratello ritornò a casa, sarebbe stato insieme ai suoi amici mentre io ritornai con jimin.
Aveva lezione di danza e mi sarei fermato a vederlo.
Tornammo a casa e jimin si preparo subito per le prove, poco dopo uscimmo e facendoci una passeggiata arrivammo davanti la sua scuola.
Ora dovevo trovarmi un lavoro, ero pensierino ma non volevo darlo a vedere.
Non mi si può fraintendere.. Era felice o comunque più tranquillo ora che mio padre sarebbe andato per un paio di anni in prigione ma dovevo trovarmi un lavoro adesso.
Già ci stavo pensando ma ora dovevo trovarlo in fretta.
Non ci avrebbero cacciato dal condominio ma la luce e l'acqua ce l'avrebbero staccata sicuramente se non pagavamo almeno una parte delle bollette.
Sospirai, mi appoggiai al muretto sotto le scale dell'ingresso dell'Accademia insieme a jimin.
<c'è lisa> disse jimin facendomi distrarre finalmente dai miei pensieri.
I due si salutarono ma jimin non si avvicinò, prestai un pò più di attenzione notando un ragazzo, più o meno della nostra età, parlare con la ragazza frangetta.
<oddio> disse jimin girandosi subito dopo dando le spalle ai due.
Mi ritrovai a ridacchiare ma allo stesso tempo mi stranii e portai il minore più vicino a me.
<che succede?> chiesi.
<mettiti qui> disse cambiando i nostri posti, ora mi trovavo praticamente davanti a lui.
<perché ti nascondi?> domandai ancora divertito.
Scosse la testa e certe volte lo vidi sbirciare alle mie spalle.
Non stavo capendo nulla e sinceramente mi stavo anche preoccupando..
Si stava letteralmente nascondendo.
Non avevo mai visto quel ragazzo, non sembra nemmeno uno dei ragazzi della scuola di ballo dato che non aveva nulla addosso... Non capivo.
<mi vuoi dire che succede? Mi sto preoccupando> dissi serio mettendogli una mano sul fianco.
Si morse il labbro e mi prese la mano, in qualche modo riuscii a tranquillizzarmi anche se di poco.
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...