Capitolo 27.1: Non puoi partire

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Entro nella mia camera trattenendo il fiato e, solo quando chiudo la porta alle mie spalle, torno a respirare

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Entro nella mia camera trattenendo il fiato e, solo quando chiudo la porta alle mie spalle, torno a respirare. Quello di questa mattina è stato il risveglio più bello che abbia mai avuto, ma è stata solo un illusione. Quando Aziz e Mihriban hanno portato via la piccola Kiraz, tutto è tornato esattamente com'era. Non siamo una famiglia e non lo diventeremo mai.. Ah Sanem! Basta adesso! 
Guardo la sveglia sul comodino e noto che è ora di prepararmi per l'incontro con Ygit e il famoso scrittore. Vado in bagno e, dopo una lunga doccia ed essermi rivestita, guardo l'orario scoprendo con piacere di avere ancora un bel po' di tempo a disposizione. Decido di trascorrere quel tempo in laboratorio, per creare le mie creme.
Esco di casa, lasciando che i caldi raggi di sole, colpiscano la pelle del mio viso. Arrivata in laboratorio, immediatamente mi metto a l'opera, prendendo tutti i fiori e le essenze. Mi siedo al tavolo e inizio a riversare ogni ingrediente nel mortaio, iniziando a pestare. Ad ogni colpo di mortaio, un immagine della notte trascorsa con Can, invade la mia mente e mi ritrovo a sorridere. Anche se un illusione, è stato bello averlo potuto vedere con quella dolcissima bimba tra le braccia..
A distogliermi da quel pensiero improvvisamente, è la sua voce alle mie spalle.
«Ho portato le Creme!» dice annunciando la sua presenza. Alzo la testa da ciò che sto facendo, cercando di riacquistare l'autocontrollo delle mie emozioni. «Deren ha guardato le nostre campagne precedenti sulle creme» continua, posando uno scatolone in un angolo, per poi voltarsi verso di me.
Non è solo, con lui c'è anche CeyCey. «Ti ha mandato un email, ci sono i loghi per la campagna di marketing. Se ti piace qualcuno questi.. Deren aspetta notizie» aggiunge in fine. Guardo il suo volto che, dopo questa notte, pare essere diventato ancora più bello, se è possibile.

«Questi sono i moduli che abbiamo riempito ieri» dice CeyCey interrompendo le mie riflessioni. Mi volto verso di lui per prestargli attenzione, anche se preferirei che in questo momento, non fosse affatto qui. «Le nostre idee sulle creme, i nostri sentimenti, i nostri ricordi. Eccoli qui, dimmi» aggiunge porgendomi i documenti.
Prendo il piccolo fascicolo dalle sue mani e inizio a guardare quelle schede, mentre CeyCey ironizza sul fatto che Muzo, abbia scritto un po' troppo nella sua.
Le sfoglio velocemente; c'è quella di CeyCey, Deren, Bulut e, quando finalmente trovo quella che più di tutte mi interessa leggere, ecco ne rimango delusa.
È vuota. Non ha scritto neanche una parola, neanche una riga. Nulla, eccetto il suo nome.
Mi volto verso CeyCey, lasciando che veda quella scheda totalmente vuota. Il mio amico, lancia un occhiata a Can e prova a giustificarlo a suo modo. Bel tentativo CeyCey..

Mi volto verso Can, infastidita nello scoprire che non si è degnato minimamente di scrivere una sola frase sulle mie creme e lui, per tutta risposta resta in silenzio, con l'espressione da " non ho fatto nulla di male, non è colpa mia" sul volto.
Lo osservo con aria di sfida, perché ancora una volta, questo suo comportamento mi dimostra che di me, non gli importa niente. Proprio lui, che in passato ha detto di amare quel profumo che era solo nostro, non ha scritto una singola parola. 
«SANEM, È ARRIVATO YGIT! MI SEMBRA CHE TU DEBBA ANDARE!» urla la voce di Denize, da qualche parte per la tenuta.
Raccolgo le schede e irritata, le passo a CeyCey, per poi voltarmi verso Can e salutarlo. Vado via in fretta, lasciandolo in compagnia del mio amico, senza voltarmi, perché vedere quella scheda vuota, mi ha ferita. Cosa ti aspettavi Sanem? Ti aspettavi di leggere il ricordo di quella notte, al buio, nella loggia? Qualunque cosa fosse, non mi aspettavo di certo un foglio vuoto.

GOCCE D'AMBRA (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora