Cammino a passo spedito verso l'unico posto che forse mi ha vista rinascere dalle mie stesse ceneri, testimone silenzioso delle mie lacrime, del nostro incontro e delle nostre parole piene di dolore, ma anche forse di un nuovo inizio per noi due. Magari, Sanem..
Giunta al molo, cammino sulla passerella guardandomi intorno, osservando le onde del mare che si infrangono sul legno, mai uguali tra loro e ognuna bella a suo modo.
Sorrido per ciò che è successo. Nessuno mai prima di lui, si era mai accorto del mio anello e adesso, consapevole che lui conosce questo mio prezioso segreto, avrà capito che di lui, io non potrei mai dimenticarmi. Avrà forse compreso che il suo nome è inciso nel mio cuore, sulla pelle, nell'anima e come posso adesso non cedere ai miei stessi sentimenti e a far finta che tra noi ci sia solo un rapporto lavorativo? Allah Sanem!Improvvisamente, avverto il suo sguardo su di me, che riconoscerei tra mille e lentamente, mi volto verso quegli occhi, che mi sfiorano dolci, profondi e curiosi al tempo stesso. I suoi meravigliosi occhi.
Avanza verso di me, con il suo passo lento e sicuro senza mai distogliere il suo sguardo, senza mai interrompere quel contatto di vitale importanza e sorrido a questa visione, pensando che al mondo non esista nulla di più bello che il suo viso.
Con una sicurezza che mai avrei creduto di avere, avanzo di qualche passo verso di lui, andando incontro all'uomo che con il solo restarmi accanto, mi ha riportato alla vita.
Ci sorridiamo, ci osserviamo, ci accarezziamo con lo sguardo, come se fossero le nostre mani a farlo.
Questa sera nell'aria intorno a noi c'è qualcosa, e prego Allah, che possa far durare in eterno questo momento.Sono qui, dinanzi a lui che dai suoi occhi lascia trasparire il mondo. Entrambi abbiamo conservato qualcosa che appartiene all'altro, qualcosa che ci ha aiutato a non impazzire, ad ancorarci a quel passato in cui io ero sua e lui era mio.
Mi sorride con occhi furbi e non posso far altro che ricambiare quel suo sguardo perché capisco che questa sera la verità emergerà dal profondo dei nostri cuori, come giusto che sia. «Ho qualcosa che ti appartiene. Qualcosa da cui non mi separo mai.. Una sola cosa» mi dice e a quelle parole, inevitabilmente i miei occhi calano verso il basso, puntandosi sulla tasca dei suoi pantaloni, consapevole di cosa si celi al suo interno. La bandana..
Torno con lo sguardo nei suoi occhi e sicura di me stessa e di ciò che faccio, mi avvicino di un passo, allungando senza alcun timore la mia mano e frugando nella tasca dei suoi pantaloni.
Avverto immediatamente il contatto con quella stoffa leggera mentre Can, resta lì, fermo ad osservare la mia mano che lentamente estrae quella che un tempo ormai lontano, è stata la mia bandana.
Osservo quell'oggetto sorridendo e ancora incredula che lui l'abbia tenuta con se.
Ricordo perfettamente la notte in cui la persi, e ancor di più ricordo lui, la sua ostinazione a tenerla per se e la sua furba richiesta a mia madre, di tenere questa stoffa, pregna del mio profumo.
Con le dita sfioro il tessuto, sorridendo felice per esser stata con lui in qualche modo e senza più timore, alzo il viso puntando i miei occhi nei suoi e lo guardo.«Anch'io ho qualcosa che ti appartiene. Qualcosa che non ho mai tolto dal mio collo.. solo una cosa» confesso finalmente, trovando immediatamente nel suo volto, quella consapevolezza che io stessa ho assaporato al solo sentire le sue parole.
«Una sola cosa..» ripete, deglutendo forse per l'emozione di questo momento, in cui tra noi sembra rompersi un'altra gigantesca barriera.
Lo osservo abbassare il suo sguardo e puntarlo sul mio collo e quando avverto le sue dita sfiorare leggere la mia pelle, abbasso lo sguardo anch'io puntandolo sulla sua mano.
Pian piano, prende la catena sottile della mia collana e sollevandola lascia che l'anello esca dal suo posto sicuro.
Il mio cuore sembra diventare irrefrenabile, avverto il sangue fluire nelle mie vene e portare con se ogni emozione, lasciando che mi investano in pieno.
Vedo le sue dita, prendere tra le mani quell'anello, e i suoi occhi osservarne la pietra di luna. Mi chiedo se ricordi quella sera del suo compleanno, in cui finalmente potei dirgli di si, che l'avrei spostato mille e mille volte.
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GOCCE D'AMBRA (SOSPESA)
FanfictionCosa succede a due anime quando, a causa di una tempesta, sono state costrette a dividersi? Può un amore, che sembrava fosse inossidabile, sopravvivere ad una separazione di un anno? "Vai via" "Addio" La storia di Can e Sanem riparte da qui. Nuovi...