Capitolo 41.2: Farò l'impossibile

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Entro in casa di Sanem, attraversando la grande portafinestra e in un angolo del grande salone, ecco che vedo CeyCey, impegnato nel suo lavoro per quella nuova opportunità data alla Fikri Harika

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Entro in casa di Sanem, attraversando la grande portafinestra e in un angolo del grande salone, ecco che vedo CeyCey, impegnato nel suo lavoro per quella nuova opportunità data alla Fikri Harika.
A passo lento mi avvicino al mio amico, intento a stampare alcuni fogli.
«CeyCey, ti ho dato le chiavi della mia auto. Posso riaverle?» chiedo allungando la mano.
«Certo, Signor Can!» risponde tastandosi tutte le tasche dei suoi pantaloni, fino a trovarle. «Eccola!» aggiunge porgendomele, nel suo modo gentile e garbato di sempre.
I miei occhi, cadono su quei fogli freschi di stampa adagiati con cura su una poltroncina, e mi accorgo quasi subito che si tratta nei nostri questionari.
«Sono le stampe dei sondaggi?» chiedo curioso, mentre un idea inizia a volteggiare nella mia mente.
«Si, Signor Can!» risponde CeyCey sorridendomi e sistemando un altro plico di fogli.
Inizio a pensare a come fare per scoprire quale sia quello di Sanem senza essere scoperto, ma ci sono molti fogli in giro, e potrei sbagliarmi. Potrebbe essere ovunque, magari li ha già messi da qualche parte..Devo scoprirlo.

Decido quindi, con la scusa di essere interessato a quel lavoro, di chiedergli se ci siano anche i nostri. «Quindi i nostri sono tutti qui?» chiedo indicandogli la piccola pila di fogli sulla poltroncina. «Si, Signor Can!» risponde CeyCey, soddisfatto per aver fatto bene il suo lavoro, ignaro di cosa mi passi adesso per la testa.
Individuati i fogli, non mi resta altro che scoprire quale sia il foglio giusto. Farei prima a portarli via tutti e leggerli.. ma non posso..
Penso a come venirne a capo mentre osservo CeyCey, intento a sistemare altri fogli appena usciti dalla stampante e decido di riprovare con lo stesso metodo usato poc'anzi.
«Non hai fatto errori? Li hai sistemati per bene, non li hai confusi tra loro, giusto?» e a queste parole, CeyCey, mi guarda come se non credessi nelle sue capacità professionali.
Mi affretto a spiegarmi meglio che posso, prima che pensi male. «Sai quale appartiene a chi, vero? Li hai sistemati tu, quindi? Perché se hai bisogno di aiuto, ti aiuto io!» aggiungo, sperando di ottenere ciò che mi serve.
«No, Signor Can! Non ci sono errori!» mi risponde fiero e soddisfatto. «Questi, sono quelli dei clienti!» continua, prendendo i fogli dalla stampante e indicandomeli, mentre attendo ad ogni parola annuisco. «E quelli sono i nostri! Inoltre li ho messi in ordine! Quello di Sanem, il mio, quello della Signora Deren e quello di Muzo!» aggiunge infine, orgoglioso del suo ordine impeccabile.

Osservo quei fogli e in particolare quello in cima, pensando a come impossessarmi di quel foglio.
«Va bene, tu concentrati sul tuo lavoro, non lasciarlo perché è un argomento importante!» gli dico, invitandolo a prestare attenzione alla stampante. E mentre il mio amico, torna con lo sguardo puntato su quei fogli in uscita, stando ben attento a non farmi vedere, allungo il collo verso quei fogli adagiati sulla poltrona tra cui, c'è la risposta a tutte le mie domande.
Sorrido soddisfatto al pensiero che sto per scoprire quali siano questi nuovi criteri del suo uomo ideale. Semmai li ha cambiati davvero.. Vediamo un po' chi vince questa volta, cara la mia Sanem Aydin!

Getto un'occhiata verso CeyCey, per controllare che non mi stia osservando e notandolo alle prese con la stampante, allungo una mano verso quei fogli e velocemente afferro il primo in cima alla pila.
Lo guardo soddisfatto, scorrendo le parole senza neanche leggerle, do un'altra occhiata verso il mio amico, ancora intento nel suo lavoro e senza pensarci due volte, osservando quel tesoro tra le mie mani, lo piego e vado via, nel più totale silenzio.
Esco di casa posando il foglio nella mia tasca posteriore, per nasconderlo alla vista di chiunque possa incontrare e soprattutto da lei.
E proprio mentre penso al suo viso, decido di tornare al tavolo, dove ho lasciato la mia Sanem, preoccupata per le sue creme.
Giunto lì, vedo a malincuore Sanem agitata e i miei amici alquanto abbattuti dalla brutta notizia che ci ha dato Bulut e deciso di risolvere quanto prima questa situazione, mi avvicino proprio a quest'ultimo, distogliendolo dai suoi pensieri silenziosi.

GOCCE D'AMBRA (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora