Capitolo 32.2: Qualcosa di mio

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La conversazione avuta con mia madre, mi ha lasciato pieno di dubbi e di domande a cui non so dare una risposta

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La conversazione avuta con mia madre, mi ha lasciato pieno di dubbi e di domande a cui non so dare una risposta. Non so che pensare, non so se davvero mia madre e quell'essere impuro abbiano avuto rapporti e soprattutto, di che tipo.
Più cerco le risposte più non riesco a trovarne, così decido di non pensarci, dicendomi che solo il tempo potrà chiarire i miei dubbi.
Entrato in casa, trovo mio padre con la sua espressione allegra sul volto e, dopo esserci salutati, mi chiede se va tutto bene. «Si papà, va tutto bene.. Sono andato da mamma..» rispondo, «Lo sapevi che, di tanto in tanto, incontra Ygit?» aggiungo ancora infastidito da questa scoperta. Papà mi guarda incredulo, scuote la testa, e prima che possa rispondermi, sento la voce di Deren, chiamarmi a gran voce. Così, saluto mio padre e la raggiungo, curioso di sapere cosa sia successo questa volta.
Deren mi chiama con insistenza, e così appena la vedo, le chiedo cosa sia successo. «Questa volta è una buona notizia, non c'è nulla di cui preoccuparsi» dice Bulut, «Dobbiamo fare una riunione urgente» aggiunge Deren iniziando, come al solito, a battibeccare con CeyCey.
CeyCey inizia a parlare di licenziamento, mentre Muzo fa un discorso tutto suo sulla menta e sul limone che faccio davvero fatica a capire. I miei amici si allontanano, e quando vedo Sanem sdraiata sulla sua amata amaca, con un espressione sofferente in volto, mi avvicino a lei e allungo la mia mano per aiutarla ad alzarsi.
Mi guarda sorpresa forse per quel gesto di galanteria e poi, prende la mia mano iniziando ad alzarsi. La tiro su prendendo anche l'altra mano e quando si alza, rimane ad osservarmi per qualche secondo. Lei sorride e quella sua espressione così buffa, fa sorridere anche me.
«Bene, andiamo» le dico, mentre senza pensarci, le tengo la mano ancora la mano e le cingo la vita con un braccio per sorreggerla.
Sanem si stacca leggermente da me, così e faccio segno di precedermi e quando la vedo perdere l'equilibrio a causa delle vertigini, la prendo per un braccio, portando l'altra mano sulla sua schiena e guidandola verso il tavolo dell'agenzia.
Prendiamo posto l'uno accanto all'altra attorno al tavolo pronti ad ascoltare le novità urgenti per le quali siamo stati radunati.

Bulut ci spiega di esser stato contattato dal cliente estero per le creme, e che le creme di Sanem, hanno riscosso così tanto successo da volerne ordinare una grande quantità. Deren intereviene, dicendoci che è giunto il momento quindi di creare finalmente il marchio, assicurarci di avere un brevetto e poi pensare alla campagna. «Dobbiamo muoverci» aggiunge felice come al solito di avere del lavoro da fare. CeyCey, interviene dicendo che nel esatto momento in cui inizieremo, potremmo rovinarci con le nostre stesse mani, Muzo dice che non ci sono abbastanza attrezzature per affrontare quest'orda di lavoro cosi grande e che così facendo, ci ritroveremo a dover mandare le e-mail, con un piccione viaggiatore. «L'agenzia non ha Computer a sufficienza!» aggiunge mettendoci tutti davanti a quella che è una realtà.
«Devi essere sempre cosi negativo?» chiede Bulut infastidito.«Fratello. la situazione è questa, non ci sono computer sufficienti!» ripete Muzo.
«Sta dicendo la verità! Non c'è nemmeno un'agenzia!» dichiara Sanem con voce sconfitta. «Anche se lavorassi giorno e notte, non avrei tempo di fare così tante creme!» aggiunge dispiaciuta.
Ascoltando la verità delle sue parole, e la mia più grande preoccupazione e che possa rimanere delusa da qualcosa che ha desiderato fortemente. Come posso aiutarla.. potrei mettermi a farle io quelle creme, ma non basterebbe..
«Cosa facciamo allora?» chiede Deren preoccupata di perdere una tale opportunità. Osservo Sanem reclinare il capo in avanti. Sul suo viso c'è la tristezza ed ho promesso a me stesso che non avrei mai più permesso a quel sentimento di impossessarsi di lei. «Ti aiuterò io, questa è un importante opportunità per te, Sanem!» dice Bulut convinto di questa impresa. «Potrai sbarazzarti degli artigiani della città, avrai un marchio tutto tuo! Potremmo insegnare ad un paio di persone tutto ciò che c'è da sapere! Inoltre conosco molto bene il bilancio e le spese, potrei aiutarti!» dice. «Allora diventerai un Socio anche tu!» propone speranzosa Sanem. Bulut accetta, scatenando la gioia della donna che amo. Deren a sua volta, si propone per gestire le pubbliche relazioni e Sanem, felice di vedere i suoi amici così disponibili, chiede anche a lei di diventare una Socia in questa nuova avventura. Deren accetta di buon grado e Sanem sembra a poco a poco ritrovare la sua grinta.

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