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Foster misurava a grandi passi l'interno della tenda, nervoso.
Da quando aveva inviato il dente negli Stati Uniti, tre giorni prima, non riusciva a chiudere occhio la notte. L'immagine del corpo sbranato di Cayo lo tormentava, tenendolo sveglio.
È stata tutta colpa mia. Pensò. Non avrei mai dovuto lasciarli andare senza precauzioni.
L'incidente non doveva assolutamente arrivare alla stampa o ai media, altrimenti ne avrebbe risentito la sua reputazione, e lo avrebbero sicuramente arrestato.
Non posso permettere che accada.
Un altro motivo che lo tormentava era l'animale che aveva attaccato l'operaio.
Né Costa, né Franco erano riusciti a vederlo, ma erano ad intervenuti prima che il corpo non fosse più recuperabile. Almeno Cayo sarebbe stato sepolto in un cimitero.
A meno che non organizzi davvero una piccola spedizione di ricerca.
Quell'idea gli era già passata per la testa più volte in quegli ultimi tre giorni, ma non si era mai fermato a rifletterci seriamente.
«Ho bisogno di qualcuno bravo a sparare, di questo sono sicuro» disse, avvicinandosi alla scrivania.
In un cassetto c'era un elenco delle pagine gialle della regione. Lo prese e lo aprì alla lettera 'C', e cercò sotto l'annuncio 'cazador'.
Scorse col dito la breve colonna, fermandosi ad un indirizzo che lo colpì.

Rivas Evian, Alvarado 646, Salta.

Aggrottò la fronte, perplesso. L'indirizzo e il numero di telefono erano gli stessi di un albergo al centro della città.
Scosse il capo e compose il numero, attendendo in linea.
«Buenos dias» rispose la voce di una giovane donna, «¿cómo podemos ser útiles
«Salve, vorrei parlare con un vostro ospite, credo» le rispose in spagnolo, «si chiama Rivas Evian.»
«Sì, signore. Le trasferisco subito la chiamata.» La voce della ragazza si fece più seria.
Foster aspettò alcuni secondi, fino a che non gli rispose una voce roca.
«Mi ha chiamato?» gli domandò l'uomo.
«Sì, avrei bisogno di lei.»
«Per cosa di preciso? Un'infestazione?» Rivas parlava lentamente, con tono pacato.
«Più o meno. Animali pericolosi.»
«Mi raggiunga all'albergo, così possiamo discuterne con calma.» Il tono era quello di un'affermazione, più che di una proposta.
«Sarò lì fra tre ore, circa» disse Foster, guardandosi l'orologio, «va bene?»
«La aspetto.» La linea si interruppe.

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