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Dario 21:30, Lunedì.

A lavoro sembrava non passare mai, continuavo a guardare l'ora solo per immaginare cosa stesse facendo Matteo in quel momento, rendendo ancora più lunga l'attesa di finire il turno.

E ora che sono rientrato le cose non sono affatto migliorate.

Poter finalmente sfiorare le sue labbra e sentirle sulle mie è stato come spingersi oltre i limiti sull'altalena, rischiando o di prendere il volo o di cadere a terra. Ma l'emozione che ho provato è stata perfino superiore alle mie aspettative.

Ho avuto la stessa paura di quando ho dato il primo bacio, l'insicurezza è stata accanto a me assieme alla vergogna di un rifiuto, pronte a prendermi per il culo in caso di rifiuto.

Ma sapere che è stato lui poi a baciare ancora me, mi ha regalato un piccolo diamante da tener protetto avvolto da un pezzo di seta, per non rischiare di graffiarlo.

Mi stendo sul letto, fisso il soffitto.

Dovrei uscire con Alice, dovrei dirle di no, ma non sono stupido e so che Matteo non mi ha promesso niente. Non ne abbiamo affatto parlato, per cui non posso illudermi di nulla.

Controllo per l'ennesima volta l'ora.

Gli mando un messaggio.

Ho voglia di vederti.

Quel Battito Tra Di NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora