*L*

245 15 14
                                    

Luca 8:00, Giovedì.

"Ci pensi mai a cosa siamo?" chiedo a Matteo che si è fermato a dormire da me per la prima volta.

"Io e te?".

Faccio cenno di sì. E lo vedo pensare. Ieri dopo che ho parlato con Michele mi sono sentito prosciugato da tutte le mie forze e da tutta la determinazione che mi ero imposto di avere per affrontare la nostra rottura.

Stavamo assieme da cinque anni quando gli ho chiesto di diventare mio marito e ricordo ancora la sua espressione di quella notte, le sue parole. Lo vorrei tanto, ma non posso dirti di sì.

Non avevo mai sospettato nulla, era così bravo a mantenere le due cose divise che se non gli avessi fatto la proposta chissà per quanto ancora sarebbe andato avanti così. Mi infuriai e ringraziai me stesso per averlo fatto in privato, lontano da persone che come me si sarebbero aspettate un sì.

Perché? gli chiesi soltanto. E quando mi disse che era sposato con la sua migliore amica non volli ascoltare una parola in più. Il giorno dopo me ne andai e arrivai qui.

Ma dopo ieri nulla ha più senso, niente è come pensavo e ora mi sento un grandissimo idiota. Se fossi rimasto ad ascoltarlo sarebbe cambiato qualcosa? Me ne sarei andato lo stesso o lo avrei aspettato?

Guardo Matteo nudo nel mio letto. Non so niente di lui come lui non sa niente di me. Parliamo del più e del meno ma entrambi teniamo i nostri segreti privati.

"Non lo so" risponde alla fine, "Vorresti ci fosse qualcosa?".

E solo il fatto che mi dica che non lo sa mi fa capire che siamo solo un anestetizzante l'uno per l'altro.

Lo bacio ancora, anche per oggi e domani chissà.

****

Next 13:10 Alessio.

Quel Battito Tra Di NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora