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Matteo 17:45, Mercoledì.

Campanello.

Saltello sul posto, incapace di contenere tutta l'adrenalina che mi scorre sotto pelle. "Stai calmo!" mi dice Michele avvicinandosi.

Ma come posso stare calmo se tra pochi secondi li vedrò entrare assieme? "Non ce la faccio".

"Non li devi far scappare!" mi dice lui serio.

E chi vuole farli scappare? Mi passo le mani sul viso e poi mi preparo all'attacco.

Non appena li vedo varcare la soglia di casa gli vado incontro spingendo di lato mio fratello che mi guarda con uno sguardo tra lo stranito e il divertito. "Ma ciao!" li saluto e poi abbraccio entrambi. Inebriandomi del profumo del mio migliore amico.

"Ciao" dicono loro nello stesso momento, come se fossero una coppietta ben rodata.

"Vi presento il festeggiato!" e poi li trascino a conoscere Michele. Rimango con loro per le presentazioni e poi corro a nascondermi in cucina.

Tre secondi è il tempo massimo che riesco a stare da solo perché poi mi vedo passare davanti un bicchiere colmo di qualche alcolico. "Ti servirà!" mi dice mio fratello.

"Mi servirebbe un barile intero!" e poi tutto d'un sorso mando giù quello che mi ha portato. "Cazzo! Cosa mi hai dato?" gli chiedo quando subito dopo inizio già a sentirmi più leggero.

"Roba buona!" e poi mi fa l'occhiolino. Bastardo.

Quando torno dagli altri, li vedo impegnati in una qualche discussione. "Che c'è?" chiedo allora curioso.

"Samanta ha visto la vostra collezione di giochi in scatola!" mi dice Luca.

Mi volto a guardarla e sul serio sta decidendo cosa prendere per poi giocare tutti assieme.

E mentre la guardo, mi chiedo come possa essere così diversa da suo fratello.


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