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Luca 10:47, Mercoledì.

"Non puoi baciarmi così e poi tirarti indietro" gli dico mentre mi sta mordendo il collo nella sala visite. Siamo da soli, non ho nessun appuntamento e a meno che non arrivi un'urgenza, posso tenerlo tra le mie braccia fino alla chiusura della clinica.

"Posso fare quello che voglio" mi dice lui impavido. E poi riprende a mugugnare vicino al mio orecchio.

Ce l'ho duro e se da un lato spero che entri qualcuno adesso, dall'altro spero si spinga fino in fondo.

Ma ovviamente le possibilità che ciò accada sono al momento un po' basse. E lo giustifico solo perché ci troviamo nella mia clinica e non al Grey Sloan Memorial Hospital.

"E cosa vorresti fare?" gli chiedo stuzzicandolo.

"Se te lo dico poi ti rovino la sorpresa!".

Lo stacco da me per poterlo guardare negli occhi. "Per quanto mi farai aspettare?". Perché onestamente non so per quanto riuscirò a resistere ancora.

"Io..." inizia a parlare ma poi si ferma.

E per quanto io desideri il suo corpo sotto il mio, so che devo rispettare i suoi tempi se voglio che questa cosa abbia inizio. "Non devi rispondere, ma voglio che tu sappia che io sono qui".

Fa un mezzo sorriso e poi torna a baciarmi.

Morirò presto.

Quel Battito Tra Di NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora