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Matteo 13:30, Lunedì.

Ho il telefono in mano, indeciso. Ma non posso continuare a rimandare. Apro la chat e gli invio un messaggio. Ci vediamo?

Rimango online pensando mi risponda subito, ma non lo fa. E come posso biasimarlo?

Apro il frigo e cerco qualcosa da cucinare per tenere impegnata la testa. Oggi pomeriggio ho una lezione per cui non potrò andare in clinica da Luca e lui questa sera esce con Carlotta, la ragazza che ho visto a casa sua, perciò sarò solo con Ale.

Continuo ad entrare nell'app per vedere se per caso ha letto il messaggio, ma tutto tace. Provo a pensare se è a lavoro, ma non riesco a ricordare che turno aveva.

Quando vedo mio fratello degnarsi di alzarsi dal letto, provo a chiedere a lui. "Sai se Dario lavora?".

Mi guarda esterrefatto. Poi cambia il suo sguardo in un stai scherzando? e quando vede che non aggiungo altro alza gli occhi al cielo.

"Quindi?" insisto.

Apre il frigo, si strofina il viso, si tira indietro i capelli e poi prende la bottiglia dell'acqua. Il tutto in silenzio.

Rimango ad osservarlo mentre si siede e dopo aver bevuto, decide finalmente di rispondermi.

"Sarà in coma etilico" mi dice guardandomi dritto negli occhi, nella sua tipica espressione di quando cerca qualcosa in me.

A interrompere la sua ricerca però è l'arrivo di un messaggio. Lo apro subito. Lavoro. Solo questo c'è scritto.

Guardo Ale "E' al lavoro" gli dico mentre gli mostro il telefono.

"Felice di sapere che è vivo" mi dice lui.

E per la prima volta non riesco a capire la sua ironia.

Quel Battito Tra Di NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora