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Dario 19:00, Domenica.

Lo vedo rientrare col lenzuolo attorcigliato attorno al suo corpo, ma non appena chiude la porta lo lascia cadere a terra e poi corre nel letto da me, ridendo.

Lo bacio tra una risata e l'altra che cerca di uscirgli dalla gola e lo prendo tra le mie braccia. "Quindi?" gli chiedo sorridendo.

"Si va!" e poi apre le mani che non mi ero accorto teneva chiuse a pugno, riversando sul letto cinque preservativi.

Lo guardo con gli occhi annebbiati di desiderio, "Hai grandi progetti!".

"A dir la verità è Ale che pensa ne avremo bisogno!" e poi fa uno di quei sorrisi che ti mozzano il fiato.

"Ricordami di fare un regalo ad Ale!" e poi torno sulle sue labbra, sul suo collo, sul suo corpo caldo.

Lo bacio ovunque, mi perdo in lui e ne assaporo ogni centimetro. Lo preparo lentamente e anche se non siamo più vergini, questa è comunque la nostra prima volta e tutto deve essere perfetto per noi.

Mi appoggio con la schiena alla testata del letto e poi lo tiro a me, facendolo mettere cavalcioni sulle mie gambe. Lo voglio guardare negli occhi, voglio avere il suo alito caldo che respira il mio stesso desiderio, voglio sentire i suoi gemiti, il suo cuore battere sotto la mia mano. Voglio che sia lui a dettare il tempo e i suoi spazi. Voglio stringerlo a me quando sentirò montare il piacere e voglio vedere il suo viso esplodere sotto i miei occhi per quella che sarà la nostra prima volta.


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Quel Battito Tra Di NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora