Tommaso 18:20 Lunedì 23 Dicembre.
Mi guardo un'ultima volta allo specchio, ammirando il completo di alta sartoria che mi sono auto regalato per Natale, ma la verità, è che quello che sto guardando è quanto mi stia bene quella semplice fedina che ho al dito dal giorno del mio compleanno.
E' semplice, liscia, in argento. Niente di costoso come sono solito portare, eppure è la miglior cosa che indosso da quattro giorni a questa parte. Dentro, la scritta incisa Giorno per Giorno mi ricorda che non devo avere paura di quello che sento e che devo vivere le emozioni momento per momento, senza aspettativa e senza timore.
Mi sto ancora guardando quando le sue braccia mi stringono da dietro e il suo viso si appoggia sulla mia spalla apparendo accanto alla mia figura riflessa.
"Smettila di guardarti. Sei perfetto!" e dopo averlo detto mi posa un bacio delicato sul collo. Sorrido e lo guardo riflesso sullo specchio mentre strofina il naso su di me.
L'ho conosciuto questa estate, poco dopo che i due minchioni si sono riconciliati. Avevo appuntamento con Dario in uno dei locali in centro. Lo stavo aspettando per un aperitivo e per farmi raccontare finalmente gli sviluppi con Matteo, ma era in ritardo.
Ho ordinato lo stesso un bicchiere di vino, deciso ad aspettarlo.
"Solo?" mi sono sentito chiedere dal ragazzo che mi aveva portato l'ordinazione. Ho alzato gli occhi su di lui e più che curiosità, la sua era solo una domanda di cortesia perché quando ha incrociato i miei occhi è rimasto immobile e col respiro sospeso.
"Nuovo?" non lo avevo mai visto prima.
"Terzo giorno!" ha ammesso lui una volta ripreso il controllo della sua voce.
Era carino, ma soprattutto sembrava puro. Abbiamo scambiato altre due parole futili, ma a interromperci è arrivato Dario che praticamente mi è piombato addosso abbracciandomi tutto felice, facendo scappare il cameriere.
Sono tornato il giorno dopo e quello dopo ancora. Fino a quando ho avuto il coraggio di chiedergli di uscire. E da quel giorno sono cinque mesi che ci frequentiamo. Gli ho detto che non avevo mai avuto una storia seria in vita mia, ma che in quegli ultimi giorni avevo capito che forse era quello che desideravo, ma che la paura avrebbe potuto bloccare le mie emozioni. Che sarei stato difficile e forse sarei scappato. Avevo messo in chiaro tutto prima di illuderlo per qualcosa e lui mi ha solo sorriso. E poi mi ha baciato.
"Sei perfetto anche tu!" gli dico girandomi tra le sue braccia, cercando le sue labbra. "Sei pronto?" gli chiedo.
"Sicuro che non possiamo toglierci questi abiti e tornare sotto le coperte?" mi chiede inarcando le labbra all'ingiù, cercando di comprare la mia risposta.
"Andrà tutto bene!" lo rassicuro.
Sospira teatralmente, ma so che sotto sotto è curioso di incontrare la mia famiglia.
Prendiamo i cappotti e poi usciamo.
Lascio l'auto parcheggiata in strada e poi ci incamminiamo a piedi e mentre mi avvicino alla casa, passo dopo passo sono io che mi chiedo se sto facendo la cosa giusta. E' tutto nuovo per me, non ce n'era mai stato il bisogno prima e ora tutto questo mi sembra un passo importante.
Suono il campanello e aspetto che il portone si apra, poi gli faccio strada su per le scale.
Quando arriviamo al pianerottolo prendo un respiro profondo. "Mi odieranno!" mi dice e io butto fuori tutta l'aria che avevo trattenuto.
"Non lo faranno!" gli dico per la centomilionesima volta.
"E allora perché sei agitato anche tu?".
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Quel Battito Tra Di Noi
Roman d'amourCiao! Sono Matteo e sono uno studente di economia, ho un fratello, Alessio, che sarebbe la mia fotocopia se non fosse che abbiamo due caratteri completamente diversi! C'è Luca, il mio nuovo vicino che credo di non sopportare. C'è Dario, il mio mig...