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Matteo 12:30, Martedì.

Stiamo tornando a casa a piedi assieme. Solitamente lo lascio chiudere da solo, ma oggi l'ho aspettato. Tengo il guinzaglio di Bau e dopo un silenzio troppo lungo da parte sua, mi decido a parlare. "C'è qualcosa che non va?".

Lui alza il viso verso di me e poi sorride. Stanco.

"No. Solo pensieri".

"Hai problemi col lavoro?" gli chiedo, anche se non mi sembra d'aver notato niente di strano.

Continuiamo a camminare, fermandoci solo per le annusatine del nostro compagno peloso.

"No, no. Lavoro va bene per fortuna!".

Ok. allora o siamo noi o è...

"Il tuo ex?". E nel pronunciare questa frase, mi accorgo che non sento niente.

Sospira e questo vuol dire che è per forza questo ciò che lo tormenta. Possibile che entrambi abbiamo una vita amorosa disastrosa?

"Carlotta mi ha raccontato delle cose e non so cosa pensare".

Lo guardo. "Perché lo ignori?" gli chiedo, perché ormai ci parlo al telefono sempre e solo io. E non so quanto sarebbe contento di sapere che mi scopo il ragazzo con cui chiede insistentemente di parlare.

"Ci siamo lasciati".

"Ok. Ma in alcuni casi si può rimanere amici lo stesso" penso a voce alta.

"Come te e il tuo amico?".

Colpito e affondato.

Ho detto alcuni casi infatti.

"Credo siano situazioni differenti" provo a buttare lì.

"Ho chiesto a Michele di sposarmi...ma ho scoperto che lo era già, con una donna!".

Cazzooooo.

"Molto differenti!" ammetto alla fine.

"Dai. Sputa". Mi chiede dopo un po'.

Ma improvvisamente mi sento solo un ragazzino viziato. Lui mi parla di matrimonio quando io invece lotto con la gelosia di vedere il mio amico che ride con qualcuno che non sono io.

Ed ecco qui gli undici anni di differenza.



Quel Battito Tra Di NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora