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Matteo 17:55, Domenica.

Saliamo le scale di corsa e non appena arriviamo al pianerottolo mi sbatte contro la porta e mi prende il viso tra le mani, baciandomi come se fosse il nostro primo ultimo bacio.

Lo stringo forte a me e non appena sento la sua bocca iniziare a scendere lungo il mio collo, cerco le chiavi di casa con un'immediata premura.

Non mi lascia un attimo e camminando uno stretto all'altro ci scambiamo baci lungo tutto il corridoio. Quando entriamo in camera chiudo la porta con un calcio e non appena siamo di nuovo uno di fronte all'altro i nostri respiri si fanno sempre più corti.

"E se stessimo facendo una cazzata enorme?" gli chiedo.

Lui fa un passo verso di me, guardandomi dritto negli occhi. "E se la facessimo fermandoci?" mi chiede.

"Ho paura". perché ho una fottuta paura che tutto inizi a sfaldarsi come quando in un bicchiere di latte aggiungi del succo di limone.

"Ho paura anche io" mi rassicura il mio amico prendendo le mie mani tra le sue e intrecciando le nostre dita.

"Non voglio perderti ancora". Perché sul serio non credo che ce la farei una seconda volta ad affrontare tutto di nuovo.

"Noi non ci perderemo".

La forza con cui ha iniziato a battere il cuore è talmente tanta che ho paura che rompa la cassa toracica e scappi da tutto questo tumulto di emozioni.

Mi attira a sé e lentamente appoggia nuovamente le sue labbra sulle mie, portando le sue mani lungo i miei fianchi.


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Next 18:15 Dario

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