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Alessio 10:40, Martedì.

"Io mi trasferisco da te finché non avrete chiarito una volta per tutte!" dico a Dario mentre lo inseguo tra il magazzino e il negozio.

"Vivo in cinquanta metri quadri. Dove pensi di poter dormire?" mi chiede mentre sale sopra una scala per attaccare i cartelli per i saldi.

"Sul divano!".

Ma dal suo sguardo capisco che era ironico e che non ha nessuna intenzione di ospitarmi a casa sua.

"Non puoi fare qualcosa?" lo supplico allora.

Abbassa la testa per farsi passare lo scotch, "Non sono io a dover fare qualcosa" mi dice alla fine.

E su questo punto non trovo niente da obiettare. Ha ragione, lui gli ha fatto capire che era interessato, ma è lo stupido con cui convivo che ha la testa di legno.

Sto pensando a cosa poter combinare per aprirgli gli occhi quando al mio fianco appare un ragazzo.

"Altezza giusta!" dice a Dario e subito dopo apre la bocca per passarsi la lingua sulle labbra. Vedo il mio amico scuotere la testa e sorridere.

Poi si volta verso di me e mi saluta. "Sei il fratello!" afferma subito dopo.

Lo guardo e anche se mi sembra familiare non ricordo dove l'ho già visto.

"Ale Tommaso, Tommaso Ale". Fa le presentazioni Dario.

Mi sporge la mano e poi sorridendo mi dice "In discoteca!" e allora lo collego al ragazzo che ha accompagnato a casa Dario.

"Conosci Matteo?" gli chiedo curioso.

"Non ho mai avuto il piacere!" e prima che la mia bocca sputi fuori l'idea assurda che la mia mente aveva creato, Dario si mette in mezzo.

"E non lo conoscerà mai". Dice autoritario.

E un coro di perché da parte mia e di Tommaso si fa strada nel negozio!

"Sarebbe perfetto!" dico a Dario.

"No".

"Hai scopato anche lui?" chiedo al mio amico cercando l'unico motivo che potrebbe bloccarmi dal fare questa cosa.

"Ma magari!" risponde Tommaso al posto suo.

Rido.

Quel Battito Tra Di NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora