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Luca 18:45, Sabato.

Quando apro la porta di casa dopo aver sentito bussare, trovo un Matteo vestito con un paio di jeans a mio avviso troppo stretti per permettergli di uscire e pettinato ad arte.

"Aperitivo?" mi chiede con un sorriso sornione sulle labbra.

"Adesso?" che domanda del cazzo. "Entra, mi cambio!" perché per niente al mondo lo farò aspettare in casa sua, non sia mai che cambi idea!

Lo vedo sedersi sul divano e iniziare a sfogliare un libro sulle malattie rare nei gatti.

"Ricerca?" lo sento chiedermi mentre mi sto vestendo in camera.

"Mi tengo informato!". Apro l'armadio e cerco qualcosa di altrettanto carino da poter catturare la sua attenzione.

Quando esco dalla camera per andare in bagno a pettinarmi sento il suo sguardo addosso. "Cosa c'è?" chiedo guardandomi i vestiti.

"Una camicia bianca". Dice lui.

"Troppo da vecchio?" chiedo, improvvisamente conscio dei nostri undici anni di differenza.

"Troppo. Punto".

Sorrido.

Sto finendo di sistemarmi quando lo vedo affacciarsi sulla porta.

"Hai intenzione di rimorchiare?" mi chiede mentre mi osserva sistemare i capelli tramite lo specchio.

"Perché, tu no?" poi lascio cadere il mio sguardo lungo tutto il suo corpo.

Quel Battito Tra Di NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora