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Luca 9:40, Martedì.

Sono seduto sulla sedia quando vedo entrare Matteo. Ha gli occhi gonfi e un sorriso un po' forzato sulle labbra. "Tutto bene?" mi alzo e gli vado incontro.

"Allergia" e poi si strofina gli occhi "Mi fa impazzire".

Lo prendo tra le mie braccia e poi gli poso un bacio sulla testa. Lui si stringe a me e anche se non è la prima volta che lo fa, questa volta sembra diversa.

"Sicuro di stare bene? Puoi tornare a casa se preferisci".

"No, no. Sto bene qui" e poi sorride ancora, tirato.

Accetto di credergli, in fin dei conti averlo attorno non mi rende altro che felice, per cui lascio perdere e inizio a baciarlo.

Baci su baci. Come se fossimo due tredicenni alle prese con la prima cotta.

Continuo a chiedermi quando si stancherà di tutto questo e nello stesso esatto istante mi brilla in testa un'altra cosa. "Hai già fatto..." inizio a chiedergli ma poi mi blocco. E se si offendesse?

Ma finisce lui la frase "...sesso?".

Poi mi guarda. "Non sono vergine" e detto ciò si allontana e va a sedersi dove fino a un attimo prima c'ero io.

"Non volevo offenderti" gli dico quando vedo il suo cambiamento d'umore.

"Mi piacciono i baci, mi piace tutta la parte del corteggiamento, mi piace sapere di essere desiderato, ma se vuoi scoparmi, basta dirlo". E apre l'agenda.

Lasciandomi di merda, ancora in mezzo alla stanza.


Quel Battito Tra Di NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora