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Dario 18:15, Domenica.

Cerco di non pensarci, ma non appena cerco di allontanare il pensiero questo torna con maggior forza e vigore, riempiendomi la testa di un solo e unico desiderio.

Sto per fare l'amore con il mio migliore amico.

Gli scosto la maglietta e senza fretta infilo le mie mani sotto di essa, per poter accarezzare la pelle della sua schiena. Liscia e senza nessuna imperfezione come un perfetto cherubino.

Le nostre labbra continuano a baciarsi e facendo attenzione a non farlo cadere lo faccio arretrare fino a farlo stendere sul letto.

Lo accarezzo ovunque riesco ad arrivare, egoista e desideroso di averne ancora e ancora.

Mi tolgo la maglietta e vedendo me, fa altrettanto.

"Quanti sogni ho fatto su queste spalle!" mi dice mentre mi accarezza il petto.

"Solo sogni?" gli chiedo cercando di alleggerire l'atmosfera resa pesante dal timore di sbagliare anche solo una mossa.

"Nope!" poi sorride, di quel sorriso che ho imparato a conoscerne ogni sfaccettatura.

Mi stendo sopra di lui e pelle su pelle gli accarezzo i capelli. Quanto ho desiderato poter avere anche solo un momento così tra noi in questo ultimo mese?!

"Ripensamenti?" mi chiede lui, riportandomi al presente.

"Nope!" lo imito bonariamente. E poi riprendo a baciarlo mentre con una mano scivolo lungo il suo petto e poi sul suo ventre, fino ad arrivare a quel singolo bottone dei suoi jeans.

Sento la mano tremare e la sicurezza venire meno. E se sbagliarsi qualcosa?

"Vai" mi dice e poi appoggia una mano sulla mia, infondendomi quel tanto di coraggio che mi serve per aprirgli i pantaloni.

È tutto così perfetto che sembra tutto sbagliato. Ma forse è perché sembra tutto sbagliato che è così perfetto.

Gli abbasso i jeans e subito dopo i boxer e per la prima volta vedo il suo corpo nudo accanto al mio.

Lo bacio e prima che abbia il tempo per fare altro sento le sue mani insinuarsi tra di noi. "Non vale giocare a metà!" mi sussurra all'orecchio e un attimo dopo ha slacciato tutti i bottoni con un unico movimento.

Ora siamo entrambi nudi e i nostri corpi per la prima volta si scoprono l'un l'altro.

I nostri respiri si fanno più veloci e i nostri baci sempre più avidi. Le nostre mani sui nostri sessi e le nostre bocche a darci quel piacere che finora avevamo solo potuto sognare.

"Non c'è la faccio più!" gli dico prendendo il suo viso con entrambe le mani per riportarlo su, lontano dal voler darmi piacere con la sua bocca.

"Pensavo...".

Lo guardo, ha la bocca socchiusa e le labbra rese lucide dalla saliva, le guance arrossate e gli occhi pieni di piacere.

"Voglio fare l'amore con te" gli dico. Sicuro che anche lui lo voglia.

"C'è un problema!".


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