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Luca 12:45, Giovedì.

"Se ti ha mandato Alessio puoi anche andartene" mi dice ancora prima che io riesca a mettere un piede nella sua stanza. Stupido ragazzino mi vien da pensare, per poi rimangiarmi il pensiero non appena mi torna in mente che me lo sono portato a letto.

"Sono qui per te!" provo a dirgli.

"Cazzate!" e si alza dal letto dove era disteso. "Siete tutti qua per dirmi quanto sono coglione" mi aggredisce, ma se pensa che me ne starò buono ad accettare i suoi attacchi, si sbaglia di grosso.

"Non mi hai ascoltato e hai fatto di testa tua quindi ora non ti rimane che incassare il colpo e stare zitto". Lo aggredisco, stanco del suo piangersi addosso e del pensare che tutto gli debba essere servito su un piatto d'argento.

"Quindi è colpa mia ora?".

Non ne vuole sapere, ma soprattutto non vuole vedere.

"Hai innescato una guerra, ti sei preso gioco di entrambi e hai baciato il ragazzo che si scopava Dario davanti a lui. E pensi ancora di non avere nessuna colpa?".

"Lo ha fatto anche lui" mi urla dietro.

"Ma lui non ha fatto niente di diverso da quello che avrebbe fatto comunque una volta uscito da questa fottuta casa!" gli dico esasperato.

"Mi hai detto tu di farlo ingelosire" mi accusa cercando di arrampicarsi sugli specchi, peccato che siano pieni di sapone e non riesca nemmeno a fare un passo.

"Con un altro e non mettendo in mezzo un ragazzo innocente". Sono stanco di questa discussione e se non fosse che è stato proprio Matteo a riportarmi Michele, ora avrei già lasciato la stanza mandandolo a fanculo.

"Innocente? Tommaso è tutto tranne che innocente". Sputa fuori.

"Smettila" urlo, "Tommaso è me per te" e con la mano indico i nostri corpi. "Io e te abbiamo scopato. Pensa se la situazione fosse invertita e ora ci fosse Dario a baciare me. Come ti sentiresti?".

Mi guarda senza dire niente. Si passa le mani sul viso e cerca di tirarsi indietro i capelli, ma non appena li lascia tornano tutti davanti ai suoi occhi. Si siede sul bordo del letto e poi inizia a piangere.

"Mi manca" sussurra e io non posso che capirlo, perché non c'è stato un solo giorno che Michele non mi sia mancato.

"Datevi del tempo".


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Scusatemi se non riesco a rispondere ai vostri commenti ma con la Cricia mi viene difficile! 

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