Matteo 11:50, Lunedì.
Ho provato a non pensare a come poteva stare, ho provato a buttarmi su Luca. A perdermi nel fare sesso con lui per tenere la mente impegnata, ma con Ale che non mi dice niente a parte dei striminziti Sta Bene non ce la faccio a non pensare a come possa sentirsi.
Esco da lezione e al posto di andare diretto a casa mi dirigo verso il lago. Ho bisogno di sole, ho bisogno di sentire l'aria che mi accarezza il viso.
Le mie gambe si muovono in automatico e i miei piedi sanno dove voglio andare anche senza che il mio cervello glielo dica e mano a mano che mi avvicino, mi sento sempre più libero. Almeno fino a quando non alzo gli occhi e lo vedo.
E' seduto sulla nostra panchina, quella dove ero diretto anche io.
Mi fermo di colpo, indeciso se raggiungerlo o tornare a casa.
Penso. Ma fanculo anche a tutti miei pensieri.
Mi avvicino e quando vedo l'occhio nero mi sento morire. Vorrei allungare una mano, chiedergli come sta, abbracciarlo e chiedergli scusa anche se non sono stato io. Ma non faccio niente.
Mi siedo accanto a lui. Lui che non batte ciglio quando gli sfioro la gamba con la mia.
Rimaniamo in silenzio, pieni di parole lasciate in sospeso tra di noi.
Ma nessuno dice niente.
Respiro a pieni polmoni il suo profumo e solo ora che riesco a sentirlo ancora mi rendo conto di quanto in realtà mi sia mancato.
Non so per quanto rimaniamo seduti uno accanto all'altro in silenzio, ma quando si alza il vuoto che lascia è insostituibile.
Resto a guardarlo mentre si allontana e solo quando lo vedo andare incontro ad un ragazzo mi rendo conto che stava aspettando qualcuno.
E non era lì per me.
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Quel Battito Tra Di Noi
RomanceCiao! Sono Matteo e sono uno studente di economia, ho un fratello, Alessio, che sarebbe la mia fotocopia se non fosse che abbiamo due caratteri completamente diversi! C'è Luca, il mio nuovo vicino che credo di non sopportare. C'è Dario, il mio mig...