Quel Battito Tra Di Noi

*D*

Dario 19:12, Lunedì.

E' tutto così familiare tra di noi ormai che agli occhi degli altri, visti in questa veste, possiamo sembrare una coppia felicemente innamorata. Se non fosse che tra di noi le cose sono rimaste sempre allo stesso livello. Sesso senza amore.

Tommaso mi sta baciando il collo, preludio di quello che succederà dopo, quando i miei occhi incrociano i suoi.

Dopo quella sera in negozio non l'ho più visto e ogni volta che passavo da Ale, lui non era mai in casa. Non so se mi evitasse a posta o era sempre una strana coincidenza, ma sta di fatto che questo è il periodo più lungo che passiamo senza vederci.

So che non sta più con il suo vicino e tra l'altro sono riuscito a conoscere anche il suo nuovo, ma vecchio, fidanzato. Più volte mi sono chiesto cosa stesse facendo e molte di queste Tommaso mi ha suggerito di chiamarlo, ma non l'ho mai fatto.

Era libero da legami e se non voleva vedermi, aveva sicuramente le sue ragioni.

Ma ora eccolo qui, che avanza verso di noi.

"E' qui!" dico a Tommaso per non farsi sorprendere.

"Adoro questa vostra battaglia!" mi dice ancora a fior di pelle.

"Coglione!".

Lo sento ridere e poi tirarsi indietro mantenendo sul viso il suo sorriso sornione.

"Ciao!" ci saluta Matteo non appena è abbastanza vicino da farsi sentire sopra la musica.

"Ciao!" rispondiamo in coro io e Tommaso.

"Vi offro qualcosa da bere?" ci chiede indicando i nostri bicchieri ormai vuoti.

Lo guardo, ma non riesco a trovare nessuna maschera. E questo è il suo lato che mi fa più paura. Onesto e diretto a qualunque costo. Tanto da prevedere guai.

"Offro io!" dice Tommaso e poi si allontana per fare l'ordinazione, lasciandomi da solo con Matteo per la prima volta dopo tanto, troppo tempo.

"Come stai?" gli chiedo e non appena glielo chiedo mi torna in mente che una volta non glielo avrei mai chiesto perché sapevo sempre come stava.

"Bene direi! Ho dato l'ultimo esame per cui ora sono libero per un po'".

E sono veramente felice per lui e per tutto l'impegno che ci sta mettendo. "Tu?" mi chiede poi.

Abbasso lo sguardo, dovrei dirgli che mi sento perso senza di lui, che per quanto io abbia una vita piena mi sento solo, ma non lo faccio. "Tutto ok!".

Tommaso non ci impiega molto e quando torna si rimette al mio fianco, come a volermi rassicurare che andrà tutto bene. Peccato che lui non conosca Matteo come lo conosco io.

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