Cap 36

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Pov Hayami

Appena mi solleva per portarmi chissà dove senza, purtroppo, smettere un attimo di accarezzarmi il braccio mi dice: "Ora andiamo in cucina, mi dici cosa vuoi ordinare e lo prendiamo subito ok amore? Sarai affamata piccola" affamata? Certo che sono affamata ma non voglio darglielo a vedere, non voglio toccare cibo in presenza sua, lo farò solo se mi viene puntata una pistola (cosa che temo lui sarebbe capace di fare senza problemi) sennò non toccherò niente, a questi pensieri inizio a tremare (anche se meno di prima) e piangere silenziosamente, ma perché proprio a me?

In un tempo che non so regolare siamo la cucina, appena arriviamo mi mette sul divano (devo ammettere che è una comodità assurda), mi guarda e mi dice: "piccola dimmi cosa preferisci, qualsiasi luogo e cibo va bene non preoccuparti, per me ogni desiderio della mia piccola principessa è un ordine", ogni mio desiderio? Peccato che, se provo a dirti che il mio unico desiderio è essere liberata da queste manette e tornare a casa mia in Spagna non lo esaudisci, quindi per sicurezza preferisco tacere e piangere, ma me ne andrò da qui, ne sono certa!

Non rispondo, non voglio rispondergli, ma non riesco a smettere di piangere neanche un minuto, voglio mangiare a casa mia non voglio mangiare qui, ma purtroppo lui dopo avermi asciugato le lacrime che non smettono di cadere mi solleva il mento e con un tono spaventoso e che non ammette repliche mi dice: "amore non farmelo ripetere, cosa vuoi ordinare?" Confermo la teoria sulla pistola, ci metterebbe un attimo a tirarla fuori per puntarmela addosso, inizio a tremare e mi stringo i pugni così forti che penso che a breve sentirò l'odore del sangue ma, sperando che la buona sorte sia dalla mia almeno stavolta, gli rispondo: "no-non ho mol-molta fame gra-grazie", non è vero sto impazzendo dalla fame e mangerei qualsiasi cosa, ma la paura la batte di brutto.

Purtroppo Duran non è d'accordo su quello che ho appena detto, mi guarda con uno sguardo infuocato di rabbia che non mi piace affatto, mi solleva ancora di più il mento e con un tono molto duro mi dice: "principessa qualcosa lo mangi, ora due sono le cose, o mi dici cosa vuoi per cena oppure scelgo io e stasera... non finirà bene credimi piccola, allora?" il solo pensiero che se non mangio potrebbe farmi la qualsiasi cosa dopo cena mi costringe a mangiare qualcosina anche senza voglia, quindi tra le lacrime mi obbligo a dirgli: "va-va bene ma-mangio qualcosa ma no-non fa-farmi del male ti-ti prego, po-posso chi-chiedere delle pia-piadine dolci è dei bub-bubble tea per... per favore?" prendo queste che sono leggere, veloci da mangiare ma soprattutto danno forze, forze che in questo momento mi servono eccome dato che voglio provare a scappare via in un modo o nell'altro.

Non oso chiedere dei gusti della piadina e del bubble tea per paura di peggiorare il tutto, ma quanto mi manca il mio amato bubble tea al cocco con palline arancia e limone, è il mio preferito e non lo bevo da una vita, vorrei poterlo bere di nuovo, ma la paura che si arrabbi alla mia richiesta mi blocca.

Appena gli rispondo così mi fa un sorriso soddisfatto e mi dice subito con un tono che credo stia provando a far sembrare dolce ma che non lo è per niente: "ecco brava piccola mia, qualcosa devi mangiarlo sennò poi non hai forze amore, ora chiamo il mio braccio destro e mi faccio portare tutto quello che vuoi tu piccola, aspettami qui sul divano ok bimba? Torno subito da te tranquilla"

Braccio destro? Non un fattorino qualsiasi? Sfumata un'altra possibilità di scappare, ma un briciolo di fortuna c'è, mi lascia un attimo da sola per andare a fare la chiamata penso e mi allontano più che posso, provare a scappare in questo momento non ci penso proprio dato che sia sicura che mi osserva anche se non lo vedo, mi attacco al bracciolo del divano più in fondo possibile sperando che, vedendomi così, capisca che voglio essere lasciata in pace e mi isolo nei miei ricordi per non ricordare dove davvero sono.

Penso a quando bevevo sempre il bubble tea con Natalya e Alina, era la nostra bevanda quasi come se fosse una tradizione, nelle gioie e nei dolori bevevamo sempre bubble tea, Natalya lo prendeva sempre all'anguria con palline cocco e mango mentre Alina lo prendeva sempre al frutto della passione con palline cocco e mirtillo, sempre gli stessi gusti per tutte e 3, non cambiavamo mai, e tutte e 3 avevamo sempre il cocco, un modo per sentirci più vicine.

Lo prendevamo quando andavamo nei bar o in giro per fare pettegolezzi sui ragazzi che ci piacevano o sulle relazioni di insegnanti e compagni di scuola o semplicemente per chiacchierare, lo prendevamo a ogni nostro compleanno, il 9 giugno quello di Al, il 19 Giugno il mio, il 29 Giugno quello di Nat, questa cosa dei compleanni vicini è una casualità ma era bellissimo, il 9 era anche il nostro numero apposta per questo motivo, ogni 30 Giugno ci riunivamo insieme, ogni anno in posti diversi, per festeggiarci insieme.

Come che il destino già sapesse cosa mi sarebbe successo per i nostri 16 anni, e temo ultimo compleanno passato assieme, siamo andate in un bar abbiamo preso i nostri bubble tea preferiti 2 volte e tantissimi dolci vari, quel giorno ci eravamo divertite tantissimo.

Quando Alina è stata lasciata dal ragazzo con cui stava da quasi 3 anni, il suo primo amore, Vitaliy, siamo andate a una bancarella a prendere il bubble tea, ci siamo sedute al parco vicino alla scuola e li ci ha detto tutto senza smettere di piangere, era innamorata davvero tanto di lui e lui l'aveva tradita, siamo state per ore insieme a lei a consolarla e alla fine avevamo fatto un pigiama party a casa mia tutte e 3 per aiutarla e non farla stare sola, e aveva funzionato, guardando un film e parlando era riuscita anche a ridere, non potevo esserne più contenta.

Il giorno che sono partita per la Spagna, Al mi ha detto: "appenaarrivi in Spagna prendi un bubble tea al frutto della passione con pallinecocco e mango, così è come che noi fossimo con te", al solo ricordo mi scendono le lacrime sempre più copiose.

Persa nei miei pensieri non lo sento arrivare, mi accorgo che è qui solo quando mi solleva e mi mette in braccio a lui (quanto odio questa cosa), subito dopo mi dice: "Il cibo sta arrivando amore mio, ho chiamato il mio braccio destro e sta portando quello che hai chiesto piccola, vuoi che ci facciamo 2 coccole nel mentre?" Sono sicura che, se dicessi di no non mi ascolterebbe minimamente...quindi preferisco proprio tacere e tornare nel mio mondo, mentre lui ovviamente me le fa lo stesso.

Prova a farmi parlare chiedendomi cose come: "amore ti ha aiutato il bagno? Ti è piaciuto avere l'acqua glitterata?" ma non rispondo, non voglio essere qui voglio isolarmi in un mondo solo mio e lui nel mio mondo non c'entra assolutamente nulla.

Saranno passati circa una ventina di minuti dove non smette mezzo secondo di toccarmi ovunque che sento che gli arriva un messaggio, non leggo cosa c'è scritto ma lo scopro subito perché mi mette vicino al sedile attaccato alla porta, mi tocca di nuovo i capelli e mi dice: "piccola è arrivato il mio braccio destro con tutto quanto quello che hai chiesto, stai qui buona buona io arrivo subito amore mio tranquilla", questa è un'opportunità di fuga assurda dato che avrò 2 mafiosi attaccati, tra cui uno alto minimo 2 metri e super muscoloso contro di me che sono bassissima e magra, non avrei neanche il tempo di alzarmi che già potrebbe farmi chissà cosa, quindi meglio evitare.

Ehyla ragazzuoli come va?

Ecco a cosa pensava Hayami, ai ricordi con le sue amiche

che ne dite di questo nuovo capitolo? Commentate sono sempre contenta di leggervi

Magica Storia

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