Cap 117

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▲Allert: racconti scene forti di quello che Rodrigo ha fatto a Mazur, metto avviso a inizio e fine così, se non ve la sentite, potete passare direttamente alla parte dopo ♥▲

Pov Rodrigo

Dopo essere uscito dalle segrete vado come prima cosa nella mia stanza delle armi e poso al loro posto tutto quello che mi sono portato giù, lo spray al peperoncino, il tirapugni e 2 pacchi di sigarette, 2 preferisco tenermeli con me, le cose che mi ha prestato Ivan gli e le porto subito su, anche se la pistola me la terrei molto volentieri.

Mentre salgo riguardo i panni che ho indosso, sono completamente sporchi di sangue e anche sulle braccia e sul viso ne sono pieno, devo ricordarmi di far creare un armadio dove mettere dei panni puliti qui nella stanza, così non devo aspettare di salire per cambiarmi e mi preparo già qui.

Dopo aver posato tutto salgo direttamente in salone dove sono certo che Ivan è già che mi aspetta, devo assolutamente sapere come sta la mia bimba e cos'è successo quando si è svegliata, devo sapere tutto.

In tempo record sono arrivato e, proprio come pensavo, Ivan è già lì che mi aspetta e sta guardando il telefono, sicuro sta controllando dei documenti di lavoro oppure le videocamere di casa sua o quelle della mia stanza per controllare se Hayami dorme tranquilla non essendo lì con lei nessuno di noi 2, lui è l'unico che ha sul telefono le telecamere di casa mia come io sono l'unico che ha quelle di casa sua, è una piccola sicurezza in più che non guasta mai.

Noto subito che sul tavolo ci sono 2 bicchieri colmi di vodka liscia, perfetto in questo momento è proprio quello che ci vuole.

Sentendo i miei passi mette subito via il telefono, mi guarda e nota immediatamente che sono colmo di sangue di quel bastardo e che ho un sorriso sadico colmo di vittoria, e lui con un sorriso sadico come il mio mi dice: "pensavo che stavi più tempo giù, ma ero certo che saresti tornato così, sei talmente sporco del sangue di quei bastardi che, se non sapessi che è il loro, mi sarebbe venuto un infarto, ma sono sicuro che hai fatto un ottimo lavoro e voglio sapere tutto quello che hai fatto" poi, con un tono comico ma serio insieme mi dice: "prima di andare da Hayami lavati e cambiati mi raccomando capo, perché sennò l'infarto viene a lei" e dopo questa battuta gli scappa una leggera risata, seguita dalla mia.

Anche se il fattore dell'infarto l'ha detto con tono comico e ridendo ha ragione, se la mia piccola mi vede così si spaventa, anzi si terrorizza, prima di andare da lei devo assolutamente lavarmi per togliermi tutto il sangue di dosso e cambiarmi questi abiti completamente sporchi, non voglio farla spaventare con il rischio che abbia di nuovo paura di me come all'inizio o che abbia un altro stato di shock, non posso rischiare.

Gli dico subito: "si ho un bel po' di sangue addosso e prima di farmi vedere da Hayami mi farò una doccia veloce e mi cambio perché davvero se mi vede così le viene un infarto, torturando quel bastardo di Mazur mi sono riempito ma non me ne pento, ha fatto troppo male alla mia ragazza e doveva pagarla cara 😈, comunque ora ti dico tutto quello che è successo, e non è molto delicato come scommetto che già sai, e per fargli capire bene contro chi si è messo ho chiamato Juri e mi sono fatto preparare qualcosina in più e poi ho preso anche alcune cose dalla mia stanza delle armi, volevo essere preparato 😈

Appena sono sceso ho chiamato Juri, come prima cosa gli ho detto di drogare Mazur, spostarlo nella cella n.34 e legarlo a circa 10 cm da terra con 3 catene per arto e che 40 di loro dovevano stare lì davanti alla sua cella, visto quello che volevo fare mi sembrava la cella migliore 😈 dopo gli ho detto di prepararmi 5 secchi di acqua ghiacciata con dentro una cinquantina di cubetti l'uno e colma di sale che mi è servito molto dopo 😈, poi 2 asciugamani e anche 3 secchi pieni di solo ghiaccio sempre con molto sale, il sale è forse la cosa migliore 😈, poi nella mia stanza delle armi ho preso dello spray al peperoncino, un tirapugni e 4 pacchetti di sigarette che ho pensato potessero servirmi.

Sarai mia, che tu lo voglia o noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora