Cap 110

272 10 3
                                    

Pov Hayami

Mi stringo sempre più forte a Rodrigo, non ho capito bene dove mi porta ma non voglio staccarmi assolutamente da lui.

Sto sperando con tutta me stessa che il posto in cui mi sta portando sia la biblioteca ma non mi interessa in questo momento, non voglio che mi metta giù non voglio, sto così bene tra le sue braccia, voglio stare sempre così, voglio sentirmi sempre al sicuro.

Dopo poco si ferma e scopro subito dove mi stava portando, siamo in cucina, si è fermato proprio davanti alle sedie dove mi legava e imbavagliava sempre nel momento dei pasti e, dove anche lui, mi imboccava quasi sempre quando eravamo qui, solo una volta non l'ha fatto, quel giorno che mi ha fatto mangiare lo Syrniki con solo una mano libera, ma ero sempre con l'altra mano e le gambe legate, ero sempre legata su queste sedie.

Non voglio sedermi qui sopra, non voglio che lo rifaccia, non voglio essere legata anche da lui, non voglio essere di nuovo legata su una sedia come lo sono stata per ore e ore, in quella stanza gelida per colpa di quei bastardi, dove quei bastardi mi hanno toccato il seno, mi hanno picchiata, mi hanno tirato i capelli, dove Krzysztof mi ha tolto il bavaglio in un colpo facendomi malissimo, dove mi ha costretta a mangiare, dove Krzysztof mi tirava praticamente i capelli e poi, dopo il mio lamento, mi ha bloccato il viso in modo che non potessi muovermi e poi ha iniziato a farmi sempre più male alle labbra, dove lui... dove lui mi ha baciata con forza e poi... e poi con la scusa di farmi bere un po' d'acqua, mi ha drogata, non voglio sedermi qui, non voglio che anche Rodrigo mi faccia quello che mi ha fatto lui.

Mi aggrappo a lui ancora più stretta di prima tremando e piangendo per il terrore, provo a dissuaderlo e a farmi stare in braccio a lui o a farmi sedere altrove dicendogli sempre più spaventata: "no no no ti... ti prego no, no-non vo-voglio... non vo-voglio ess-essere messa... essere me-messa lì ti-ti prego no"

La paura è alle stelle e stavolta non riesco a trattenere il balbettio, ma spero davvero che almeno lui mi ascolti, non voglio stare sulla sedia non voglio, voglio stare solo tra le sue braccia, non voglio stare sulla sedia, non voglio essere legata e imbavagliata di nuovo non voglio.

Lui mi stringe ancora più forte a sé e mi accarezza i capelli e mi dice con tono dolce: "amore mio tranquilla stai tranquilla piccola mia, non ti lego alla sedia bimba, ti giuro che non ti lego lì, ti metto sulla sedia solo per mangiare qualcosa comodamente e basta, ma ti assicuro che non ti metto né corde né manette da nessuna parte piccola mia te lo giuro principessa, va bene?"

Ho sentito bene? Ha detto che non mi lega ma mi fa sedere solo per mangiare qualcosa? Mi ha sempre legata quando mi metteva seduta qui, ma ora come parla sembra sincero anche se sono ancora terrorizzata, anche se ho la paura a mille mi fido di lui, ma voglio esserne sicura e, non so con quale coraggio, gli chiedo: "da-davvero non... non mi... non mi leghi se mi... se mi metti giù?"

Lui mi accarezza con dolcezza i capelli e, con un tono che mi aiuta un po' a calmarmi, mi dice: "te lo giuro bimba, non ti metto niente per ora, ti faccio soltanto sedere per mangiare tranquilla e basta, va bene amore?"

Per ora? In che senso per ora? Quella parte non mi aiuta a calmarmi ma cerco di non pensarci, penso che sia la prima volta che non mi lega alla sedia, penso solo al fatto che davvero non mi voglia legare, mi vuole solo proteggere, vuole farmi sedere solo per mangiare qualcosa, ci tiene a me e questo mi fa calmare un pochino; quindi, gli faccio un leggero segno di assenso con la testa.

Senza smettere di accarezzarmi i capelli mi dice: "brava la mia piccola, bravissima principessa, ora ti metto giù e ti preparo qualsiasi cosa tu voglia bimba, basta chiederlo" e subito dopo mi mette seduta su una sedia rossa... su una sedia... dove può legarmi... dove può... dove può farmi... dove può farmi la stessa cosa che mi hanno fatto i 2 polacchi... loro... loro mi toccavano il seno e mi facevano... mi facevano male quando ero sulla sedia e io... e io non... io non voglio che riaccada non voglio, non voglio rivivere quel dolore.. mi sembra... mi sembra che siano di nuovo... di nuovo qui attaccati a me.

Sarai mia, che tu lo voglia o noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora