Cap 108

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Pov Rodrigo

Mentre mi dirigo verso la cucina con lei tra le braccia la stringo sempre più forte a me e anche lei mi stringe a sé, temevo che dopo quello che ha vissuto si spaventasse, che si ribellasse, che avesse un altro stato di shock o cose simili appena le dicevo che saremo andati in cucina ma no anzi, si attacca ancora più stretta a me, come che avesse paura che la metta giù.

Vorrei che non si staccasse mai da me, quest'abbraccio mi fa sciogliere il cuore, non smetterò mai di ripeterlo lei è tutto per me, mi ha cambiato, lei mi ha fatto capire cos'è l'amore, ha sciolto il mio cuore ghiacciato, la amo più di qualsiasi altra cosa al mondo.

Mi avvio verso la cucina con passo lento, non voglio far terminare questo momento speciale in qui lei mi stringe.

Dopo poco arriviamo, non vorrei metterla giù, al massimo se proprio avessi dovuto avrei preferito metterla sulla sedia e legarla di nuovo con le gambine spalancate per me ma preferisco non farlo ancora con tutte le ferite aperte, sia fisiche che emotive, è ancora presto per lei.

Voglio metterla seduta il più vicino possibile alla cucina in modo da vederla sempre, essendo libera temo che potrebbe provare ancora a scappare, o avere un altro stato di shock e io devo essere vicino a lei, è questa la cosa più importante.

Quando sto per metterla sulla sedia si aggrappa stretta a me ancora più forte di prima e mi dice tremando e piangendo: "no no no ti... ti prego no, no-non vo-voglio... non vo-voglio ess-essere me-messa... essere me-messa lì ti-ti prego no"

Ha ricominciato a balbettare e a ripetere le parole anche con me e questa cosa mi distrugge, è completamente terrorizzata e traumatizzata, sono sicuro che ha paura che la leghi come hanno fatto quei 2 bastardi... e ogni volta che la mettevo qui seduta l'ho sempre legata anche io, quindi, sicuramente pensa che voglia farlo di nuovo, ma vedendola così non ci penso minimamente a farlo anche se vorrei, non è proprio il momento.

La stringo ancora più forte per calmarla senza metterla ancora giù, le accarezzo con delicatezza i capelli e le dico con calma: "amore mio tranquilla stai tranquilla piccola mia, non ti lego alla sedia bimba, ti giuro che non ti lego lì, ti metto sulla sedia solo per mangiare qualcosa comodamente e basta, ma ti assicuro che non ti metto né corde né manette da nessuna parte piccola mia te lo giuro principessa, va bene?"

La mia piccola, ancora con le lacrime agli occhi e tremante, mi chiede, sicuramente per esserne certa: "da-davvero non... non mi... non mi leghi se mi... se mi metti giù?" è agitata e ripete di nuovo le parole... è terrorizzata a morte povera piccola, per calmarla l'accarezzo con leggerezza i capelli e le dico: "te lo giuro bimba, non ti metto niente per ora, ti faccio soltanto sedere per mangiare tranquilla e basta, va bene amore?"

La mia principessa fa un leggero segno di assenso con la testa, quindi le dico subito: "brava la mia piccola, bravissima principessa, ora ti metto giù e ti preparo qualsiasi cosa tu voglia bimba, basta chiederlo", e la metto giù, vorrei legarla ma non è proprio il momento.

La metto seduta sulla sedia rossa più vicino alla cucina in modo da vederla benissimo, la mia bimba continua a tremare, leggermente ma lo fa, mi metto sulla sedia accanto alla sua e inizio ad accarezzarle i capelli per calmarla e le dico: "amore cosa vuoi per colazione? Qui in casa abbiamo qualsiasi cosa reperibile, basta che mi dica cosa vuoi e te la faccio subito"

È vero, nei giorni che la cercavamo mi sono fatto fare la spesa con qualsiasi cosa possibile, e ho fatto prendere una ventina di bubble tea sapendo quanto li ama di vari gusti, ma soprattutto quelli con il the al cocco e le palline limone e pesca.

Non risponde, non dice una parola e vedo che ha gli occhi vuoti, persi, come se in questo momento non fosse qui, cosa starà pensando? O, peggio, cosa starà ricordando?

Sarai mia, che tu lo voglia o noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora