Cap 119

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Pov Hayami

(In questa parte Hayami sta ancora sognando) Sono in questa bellissima biblioteca con Rodrigo, per la precisione lui è seduto sul divano vicino alla porta mentre io sono su quel magnifico divanetto attaccato alla finestra che ho sempre sognato e che Rodrigo ha fatto creare apposta per me, pensavo volesse tenermi in braccio o, proprio come l'ultima volta quando ci siamo visti "Cars" non tenermi in braccio ma starmi attaccato mentre mi stringeva le spalle, ma questa volta mi ha fatto mettere seduta sulla finestra senza problemi e ne sono davvero felicissima che mi abbia lasciato questo briciolo di privacy, mi mancava.

Su questo divanetto comodo si legge benissimo il libro con la luce naturale, questo punto è davvero stupendo, non riesco a trattenere un sorriso per la gioia di essere seduta qui e poter leggere, finalmente.

Rodrigo mi ha fatto scegliere il libro che volevo tra tutti quelli che ci sono in questa enorme biblioteca e mi ha anche detto che posso evidenziare tutte le mie parti preferite nel libro, sono davvero felicissima di questa cosa, non vedevo davvero l'ora di poterlo rifare, mi mancava davvero leggere per ore ed evidenziare le parti più belle, una volta leggevo per ore e ore senza staccarmi e, molto spesso, senza dormire data la curiosità che avevo nel continuare il libro ma da quando sono qui non ho più letto nulla, ed essere qui è fantastico.

Avevo voglia di leggere qualcosa di bello, commovente, dolce, insomma un libro senza dolore, che facesse parte del mio passato, ma soprattutto che mi facesse entrare nel suo mondo e uscire da questo in cui sono adesso, così magari presa dalla lettura non sento il dolore dei tagli e dei lividi che sono sempre più forti.

Sono andata subito nel reparto narrativa per sceglierne uno tra tutti e ho visto che c'era anche "Ci vediamo un giorno di questi" di Federica Bosco (per fortuna nei ripiani bassi così l'ho potuto prendere da sola senza problemi senza chiedere a Rodrigo di prendermelo lui), quando andavo ancora a scuola qui in Russia me l'aveva consigliato la mia prof di letteratura perché diceva che gli ricordava il rapporto che avevo con Natalya e Alina, il nostro legame forte contro tutto e tutti, mi ha anche detto che era sicura mi sarebbe piaciuto, il pomeriggio stesso sono andata in biblioteca e l'ho preso in prestito e la prof Volkov aveva proprio ragione.

Mi è piaciuto dalla prima pagina, mi ha fatto ridere, mi ha fatto piangere, mi ha fatto commuovere talmente tanto che avevo deciso di comprarmene uno che mi sono portata anche in Spagna, penso che sia ancora sul comodino dove l'ho lasciato.

Dopo aver preso il libro mi metto subito sul divanetto attaccato alla finestra, stranamente Rodrigo mi fa camminare e non mi porta in braccio come fa di solito, è vero da una parte è bellissimo perché mi sembra un'eternità che non cammino con le mie gambe ma, sinceramente non mi piace più, sto troppo bene tra le sue braccia forti che mi proteggono, se sono con lui so di essere al sicuro, e non vorrei staccarmi mai, non so perché stavolta non mi abbia presa tra le sue braccia.

Dopo averlo iniziato mi sono incantata subito nel libro, non volevo staccarmi più, l'ho già letto minimo 3 volte ma ogni volta mi incanta come che fosse la prima, ma a un certo punto inizio a sentire dell'acqua scorrere in sottofondo; quindi, guardo fuori dalla finestra ma non sta piovendo, alzo la testa immediatamente per vedere se Rodrigo è ancora qui con me ma non lo vedo, mi alzo subito dalla poltroncina per cercarlo ma non è più qui in biblioteca, non c'è neanche Ivan, stavolta non c'è proprio nessuno, no no no non è che mi ha lasciata sola di nuovo? No, ti prego no non voglio rimanere sola non voglio, l'ultima volta che sono rimasta sola mi hanno portata via non voglio che riaccada, non voglio essere lasciata sola non voglio più.

Lo cerco ovunque, in tutte le sezioni enormi di questa enorme biblioteca ma non lo trovo da nessuna parte, non so dove sia andato ma sto iniziando ad avere paura.

Sarai mia, che tu lo voglia o noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora