Sarai mia, che tu lo voglia o no

Cap 122

Pov Rodrigo

Dopo che le dico che siamo arrivati alza subito il suo bellissimo visino (sono sicuro che era davvero curiosa) e, appena vede che siamo davanti alla biblioteca, fa un sorriso enorme che fa sorridere anche me, portarla in biblioteca è stata proprio un'ottima idea.

Mi sa che ci teneva proprio ad andarci ma non me lo voleva chiedere non so per quale motivo, per fortuna parlando con chissà chi nel sonno quando Ivan era con lei l'ha detto, proprio come ha detto dei Pishki che ne mangerebbe a quintali e ha anche detto del perché è così terrorizzata al solo pensiero di mangiare qualcosa, ma per fortuna ha anche detto che sta morendo di fame anche se sia a me che a Ivan continua a dire che non ha fame e non vuole mangiare nulla, ma userò assolutamente la tattica dei pigiama party come mi ha suggerito Ivan per farle mangiare qualcosa, spero solo che davvero funzioni.

È incantata, è davvero felicissima, dopo che ha visto dove siamo entro immediatamente nella biblioteca e mi siedo ancora con lei in braccio sul divano e lei si stringe stretta a me ma non dice una parola, si accoccola stretta senza parlare, ma fa sempre quel suo meraviglioso sorriso che mi fa innamorare sempre di più, il mio angioletto è tutto per me.

Mentre continuo ad accarezzarle i capelli le dico con tono dolce che solo con lei mi viene così naturale: "contenta che ti ho portata qui bimba? Un uccellino prima mi ha detto che volevi venirci e volevo farti un piccolo regalino amore mio, che ne dici se, come prima cosa, ci guardiamo un bel film, qualsiasi tu voglia, e poi ti leggi un bel libro? L'uccellino mi ha detto anche che, dato che è un bel po' di tempo che non lo fai, vorresti rifarlo e che ti manca molto passare le ore a leggere, se vuoi per oggi te lo faccio fare principessa"

Appena le dico questo mi stringe ancora più forte ma vedo che cambia sguardo e sbianca leggermente, si vede subito che è ancora è felice di essere qui ma è anche preoccupata di qualcosa, scommetto che sia il fatto che, nel sonno, ha detto anche altre cose oltre il fatto che vuole leggere, e ha paura che Ivan abbia sentito anche quello.

Dopo poco mi guarda con sguardo preoccupato e mi dice quasi tremando: "come... come fai a sapere che volevo vedere un film e che vorrei leggere un libro dato che è molto tempo che non lo faccio e mi manca? Io... io non te l'ho mai detto" e subito dopo si mette di nuovo con il viso sul mio petto e mi stringe più che può, sembra che voglia nascondersi per paura di aver detto qualcosa di sbagliato oppure non vuole che me ne vada e che la lasci qui da sola.

Le sorrido e, per calmarla un po', le accarezzo con calma i capelli e inizio a farlo anche sulla schiena ma senza arrivare più giù, è ancora presto per lei dopo quello che è accaduto su in montagna, infatti temevo che non volesse che la toccassi anche lì ma non mi dice nulla né mi blocca la mano stavolta, quindi continuo delicatamente e le dico con tono dolce e tranquillo per non farla spaventare: "principessa l'hai detto mentre dormivi, parlavi con qualcuno nel sonno e hai chiesto di guardare un film sul divano e subito dopo hai chiesto un libro in prestito da poter leggere dato che è tantissimo tempo che non leggi nulla e che ti mancava farlo, quindi ho pensato che, dato che è davvero tanto tempo che non lo fai e so quanto tu ami leggere, così ho deciso di farti questo piccolo regalo e portarti qui subito dopo che ti svegliavi per vederci il film e farti leggere qualcosina amore mio"

Mi guarda un attimino e noto che è sbiancata ancora più di prima, ha uno sguardo molto preoccupato, subito mi dice: "mentre dormivo ho detto... ho detto altro oltre a questa... oltre a questa cosa?" dopo avermelo detto si rimette subito sul mio petto stretta come può, è proprio molto agitata, ho fatto bingo, proprio come pensavo ha paura che sappiamo che sta morendo di fame e il motivo per cui non vuole toccare cibo e che ci stava mentendo quando diceva che non aveva fame e sono sicuro che sia per questo che mi ha chiesto se ha detto altro senza dirmi che cosa di preciso.