Cap 102

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Pov Hayami

Sono di nuovo nella casa fredda dove mi hanno portato quei bastardi, sono di nuovo legata e imbavagliata alla sedia e cerco disperatamente di liberarmi da queste dannate corde che mi bloccano le mani e le gambe ma non riesco proprio, anzi i tagli che già ho si aprono ancora di più e mi fanno sempre più male e non smettono di sanguinare, non riesco a non lamentarmi per il dolore stavolta, non so come sono ritornata qui ma voglio andarmene, ho troppa paura.

Ogni tanto sento come se qualcuno mi stesse accarezzando, ma non so cosa sia, non voglio che la gente mi tocchi ancora basta, e quindi mi ribello di più provando a lamentarmi ma da sotto il bavaglio escono solo dei mugolii.

A un certo punto non so come mi trovo di nuovo legata sul letto, sono di nuovo legata completamente nuda ma senza bavaglio questa volta, dopo poco vedo che torna il capo, viene di nuovo verso di me e ricomincia a toccarmi nelle parti private e a farmi male, io inizio a piangere, a tremare e a dimenarmi dalla sua presa che mi sta di nuovo toccando ovunque, provo a urlargli: "NO NO NO LASCIAMI TI PREGO LASCIAMI NON VOGLIO NOOO NON MI TOCCARE MI FAI MALE NO TI PREGO NO VATTENE TI PREGO" ma non se ne va, lui continua e mi fa sempre male.

Dopo un po' mi sembra di sentire in sottofondo qualcuno che mi stringe forte e una voce che non riconosco che mi dice: "piccola piccola stai tranquilla, sei al sicuro, sei a casa tua non ti tocca nessuno te lo posso assicurare Hayami stai tranquilla piccola, nessuno ti farà più del male nessuno te lo assicuro, sei al sicuro adesso." Ma chi parla?

Sentendo queste parole inizio a svegliarmi, quindi era tutto un incubo? Stavo solo sognando per fortuna, Szymon non è qui, Szymon non mi ha presa di nuovo, sono ancora a casa mia e di Rodrigo, ma aspetta un attimo... Chi è che mi sta abbracciando così stretta e mi ha detto quelle cose? Non è Rodrigo, lui abbraccia in modo diverso e la sua voce la riconosco subito ormai, no no no ti prego, un'altra persona che vuole portarmi via non voglio ti prego basta, basta non posso farcela basta.

Inizio a tremare e piangere dalla paura, ma inizio anche a ribellarmi per liberarmi da queste braccia che mi tengono stretta e, appena sono libera, vado subito verso la fine del letto in modo da stargli il più lontano possibile sperando che non mi faccia del male o che mi porti via non voglio che mi porti via non voglio, mi metto in posizione di protezione e mi stringo le gambe e non riesco a smettere di tremare e di piangere, non riesco a capire chi sia e questa cosa mi fa paura, ma non so con quale coraggio né dove lo trovo gli chiedo: "ch-chi se-sei? No-non fa-farmi del ma-male an-anche tu ti-ti prego, no-non po-portarmi vi-via no-non ti ho fa-fatto nu-nulla ti- ti prego"

Volevo sembrare coraggiosa ma il balbettio è uscito da solo, sono troppo terrorizzata da lui, io non gli ho fatto nulla non so manco chi sia, spero solo che non mi faccia del male anche lui non riuscirei proprio a sopportarlo, ma lui è qui attaccato a me e potrebbe farmi la qualsiasi cosa in qualsiasi momento, non voglio che mi faccia del male o che porti via da qui non voglio.

Lui, con un tono che può sembrare dolce ma a me fa paura lo stesso, mi dice: "piccola non ti ricordi di me? Ci siamo visti proprio qui a casa tua qualche tempo fa, sono il braccio destro di Rodrigo piccola, non voglio farti del male Hayami te lo giuro" e, mentre lo dice, si alza e si siede vicino a me, troppo vicino a me.

Il braccio destro di Rodrigo? Mi sembra di ricordare qualcosa ma non posso fidarmi, non voglio fidarmi più, ho passato troppo per farlo ancora.

Ma perché continua a chiamarmi piccola? Non sono la sua piccola e non sopporto che mi chiami così anche lui, vorrei dirglielo ma non so come potrebbe reagire e quindi sto zitta, non voglio essere di nuovo sfiorata da nessuno.

Lui è troppo vicino a me... ma io non riesco a stare vicino a lui, non voglio farlo, mi allontano più che posso fino ad arrivare alla pediera che vorrei che mi inghiottisse e prego che non si avvicini di più, lui si avvicina un po' ma per fortuna non mi viene attaccato e mi lascia un po' libera, almeno questo.

Sarai mia, che tu lo voglia o noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora