Roy e Janus si trovavano nella frescura offerta dagli alberi: il percorso nascosto procedeva in salita fino alla cima della montagna. Mentre camminavano, decisero che sarebbe stato più saggio controllare la situazione da vicino. Fecero una piccola deviazione e fuoriuscirono da macchia di alberi. Alla sinistra del sentiero, poco prima dell'inizio della prima parete rocciosa da scalare, videro trenta studenti sdraiati per terra.
«Ragazzi, vi sembra il momento di prendere il sole?» domando Roy abbozzando un sorriso.
Un ragazzo di nome Brenton si alzò e parlò al comandante:
«No, ma conosciamo la scalata successiva a questa. Io e gli altri ragazzi non siamo pronti a scalare una parete così alta. Però, gli studenti rimasti sono diretti all'ultima parte del percorso.»
Roy sorrise e tese la mano a gli altri ragazzi.
«Non preoccupatevi, va bene così. Però promettetemi che farete di tutto per proteggere la nostra scuola e la città. Fatevi onore sul campo di battaglia» Roy diede un breve sguardo al suo orologio, mancavano venti minuti alla fine della gara. Fece rialzare gli studenti e mostrò loro il percorso nascosto.
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Ero quasi arrivato a metà del percorso, la parete era abbastanza ripida, ma gli appigli erano vicini e si susseguivano l'uno dopo l'altro. John era pochi metri sotto di me e stava usando una delle corde piazzate lì vicino per aiutarsi.
«Bro, non sei stanco?» chiesi urlando a squarciagola come la più femminile delle signorine.
«Nemmeno un po', a dire il vero. Sarà l'adrenalina» rispose J urlando altrettanto.
«Oppure sarà che vuoi arrivare in cima prima di cadere» disse Kiran ridendo.
Emily lo ammonì severamente «Tesoro, non è divertente.»
«Ehi Kiran, mangia la polvere» sorrisi e guardai verso J.
Piantai gli artigli dei piedi nella roccia, liberai le mani e mi piegai all'indietro verso il mio amico. Mi ero liberato delle scarpe poco dopo la scalata, erano andate totalmente distrutte.
«Adesso li facciamo vedere» dissi rivolgendomi a John.
«Bro, quello sguardo ha qualcosa di pericoloso. Non mi piace per niente» rispose John leggermente intimorito.
«Aggrappati appena tocchi la roccia davanti a te» dissi con sguardo serio.
John emise una leggera risata isterica e spalancò gli occhi «Ehi...non vorrai mica fare quello che penso...vero?»
«Oh sì» dissi con gli occhi spalancati e pieni di follia.
Era il momento, John era abbastanza vicino. Afferrai il suo braccio e lo lanciai sopra di me con tutta la forza a disposizione. John volò dieci metri sopra la mia testa, poi afferrò gli appigli forniti dalla montagna e ci rimase attaccato per qualche secondo.
Credo che tu sia completamente pazzo. Ma mi è piaciuto» disse J urlando mentre era aggrappato come un piccolo ragnetto alla parete.
«Occhio, arrivo» urlai.
Facendo quella battuta su J, Kiran mi aveva infastidito, così avevo deciso di umiliarlo. Sentivo che la rabbia cresceva dentro di me. Mi riattaccai saldamente alla roccia e iniziai a saltare afferrando gli appigli che mi si paravano davanti. Stare a testa in giù mi aveva un po' disorientato, ma conservavo ancora qualche barlume di lucidità.
«Non credi di aver esagerato con quella battuta?» chiese Emily in lontananza.
Si trovavano molto in basso rispetto a me, ma potevo ancora sentire le loro voci.
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Cronache Di Un Lupo - L'inizio
FantasyRaccon vive la sua vita come qualsiasi adolescente del suo paese. Quest'anno, per lui e i suoi amici, sarà l'ultimo e dovranno affrontare il passaggio dal liceo all'università. Una sera, mentre Raccon torna a casa, dopo aver passato una normalissima...