Dopo aver lasciato Emily nella sua camera, Kiran raggiunse la sua. Si sedette sul letto e iniziò a riflettere su sé stesso e su quanto era accaduto nell'ultimo mese. Tutto sembrava cambiato, non era più solo come prima, adesso aveva degli amici, delle persone su cui contare, e aveva Emily. Lei era uno dei motivi che lo avevano spinto a cambiare, aveva imparato a superare la morte dei suoi genitori ed era uscito dal quel buco oscuro nel quale si era rinchiuso. Si sentiva più leggero, libero, era come se qualcuno avesse preso il grosso macigno che gravava sulle sue spalle e lo avesse buttato via. Kiran non immaginava che la sua vita avrebbe preso una svolta così radicale, ma l'amore per Emily, la competizione nelle prove per diventare comandanti e la fiducia mostrata dai suoi compagni, avevano risvegliato in lui qualcosa di nuovo. Qualcosa che non voleva più lasciare. Kiran si alzò e aprì il cassetto della sua camera, non più in disordine come una volta. Adesso ogni cosa era a suo posto, i vestiti erano tutti nell'armadio, non sulla sedia o sul pavimento. Le scarpe erano ordinate l'una accanto a l'altra, lo stesso era per le serie tv, film e i videogiochi. Prese dal cassetto un paio di pantaloncini verdi e una maglietta bianca, li indossò e poi si guardò allo specchio.
«Comandante...» disse guardandosi. Poi fece brillare i suoi occhi e notò qualcosa di diverso. Si accorse che gli occhi non diventarono immediatamente blu come al solito, per un istante diventarono gialli, come quelli di un qualsiasi beta. Kiran non capiva il motivo del cambiamento, ma si sentiva felice per ciò che stava succedendo nella sua vita. Indossò le scarpe e poi corse verso la stanza di Emily, bussò tre volte e poi la porta si aprì.
Ciò che vide Kiran era una ragazza vestita solo di un intimo nero, con i capelli fradici e due grandi occhi smeraldei che lo fissavano. Non aveva mai visto Emily intimo, ovviamente si sentì molto attratto da essa, ma non glie lo confessò. Adesso erano due le cose che Kiran le nascondeva, l'amore e l'attrazione fisica: prima o poi, uno dei due sentimenti sarebbe saltato fuori. Lo sguardo di Kiran cadde inevitabilmente sul petto della ragazza, Emily lo vide ma non disse nulla, anzi, sorrise.
«E-eri a fare la doccia?» Kiran ebbe come un nodo alla gola per via dell'imbarazzo, ed era strano, era Emily ad essere mezza nuda e non lui.
Emily era tutta rossa in viso «In realtà mi stavo solo lavando i capelli, non volevo bagnarmi i vestiti e così ho poggiato tutto sul letto.»
«Adesso hai finito?» chiese il ragazzo col viso girato dal lato opposto.
Emily si avvicinò a Kiran e poggiò una mano sulla sua spalla «Ehi, non c'è bisogno di distogliere lo sguardo. Non abbiamo più dieci anni.» Emily abbozzò un sorriso e si spostò davanti gli occhi di Kiran.
«Lo so, ma potrebbe darti fastidio o chissà cosa.»
Emily aveva superato l'imbarazzo e aveva lasciato cadere la coperta, aveva deciso che Kiran poteva vederla in quel modo, soltanto lui e nessun'altro. Sentiva che con lui poteva essere sé stessa.
«Non devi preoccuparti, credo che il nostro rapporto vada ben oltre queste cose. Vero?» La ragazza si passò una mano tra i capelli e poi portò il viso vicino a quello di Kiran.
«Si, è così.» Kiran avrebbe voluto dirle che l'amava, sentiva il cuore battere forte. Era attratto da lei, era una cosa che non poteva e non voleva cambiare. «Non voglio stare con nessun'altro che non sia tu» disse Kiran guardandola negli occhi.
«Anche io» rispose Emily guardandolo intensamente.
I due si scambiarono un lungo bacio, poi Emily si vestì e qualche ora dopo raggiunsero l'arena.
Una volta separati da Janus, Roy ed Alexis rimasero soli nel salone. Erano seduti sulle poltrone davanti al camino. Roy aveva la testa rivolta verso l'alto e guardava un quadro: era molto simile al "Viandante sul mare di nebbia" di David Friedrich, solo che in questa versione il viandante non era presente. Nella composizione vi era solo la scogliera e il mare in tempesta. In quel momento, Roy si sentiva come il mare: calmo quando c'era il sole ma inarrestabile quando regnava la tempesta. Era arrabbiato con Envy per ciò che aveva fatto, una parta di lui voleva farlo a pezzi, ma l'altra lo costringeva ad essere ragionevole. Mentre Roy si perdeva nei colori del quadro, la voce di Alexis lo riportò alla realtà.
«Tutto bene?»
«Non proprio Al. Credi che riusciremo ad allenare i ragazzi in questi tre mesi?» domandò Roy con volto preoccupato.
«Dobbiamo riuscirci, per proteggere i nostri ragazzi. E poi non dimenticare che abbiamo l'aiuto di Kershark, siamo in buone mani. Abbi fede amico, vedrai che ce la faremo.»
«Forse hai ragione tu, forse.»
Roy incrociò le mani e affondò la testa nel cuscino della poltrona, emise un sospiro e poi chiuse gli occhi. Per lui passarono pochi attimi, ma erano già le quattro del pomeriggio quando Alexis lo svegliò.
«Roy, è ora. Facciamo di questi ragazzi, dei cazzutissimi licantropi da battaglia.»
«Affermativo, Sergente.»
I due abbandonarono il salone e raggiunsero l'arena che, nel frattempo, si era riempita di studenti.
****
Il tabellone elettronico dell'arena segnava le quattro in punto, la stanza iniziava a gremirsi di gente. Lena e J si stavano confrontando, parlavano di quali rischi potesse correre Lisa traferendosi a Soldor per qualche mese. Quello sarebbe stato un bel problema, speravo solo che J non si facesse distrarre da lei. Ne avrebbe risentito lui e l'intero branco.
«Lisa ha già deciso la data di partenza?» dissi avvicinandomi ai due.
«Ancora no bro, mi farà sapere tra qualche giorno. Tu sei sempre disposto a ospitarla, vero?»
«Certo, lo sai che non ci sono problemi» dissi battendo il pugno contro il suo.
«Ovviamente, c'è posto anche per te» continuò Lena.
«Vi adoro ragazzi» J si avvicinò e ci strinse a sé in un abbraccio.
Dall'enorme porta in ferro dell'arena, vidi entrare Kiran ed Emily. Alzai lai mano per segnalare la nostra presenza e loro ci raggiunsero.
«Emozionati?» domandai.
«Abbastanza» rispose Kiran.
Qualche attimo dopo, la voce di Roy coprì tutto il vociare dei ragazzi. Tutti si ammutolirono all'istante.
«Miei cari ragazzi, il momento di prepararsi alla battaglia è giunto. Sarò sincero con voi, non sarà affatto semplice, ma, per il bene della nostra scuola e di tutti, non dobbiamo mai arrenderci. In questi tre mesi ci alleneremo senza sosta notte e giorno, i vincitori delle prove mi aiuteranno a controllare meglio voi studenti, inoltre, ogni settimana mi faranno rapporto. Sarà solo per verificare i miglioramenti effettuati, non abbiamo molto tempo, quindi dobbiamo essere veloci, più veloci degli Occhi Bui.»
Il discorso proseguì con una sfilza di buoni propositi e speranze, poi, quando non ebbe più parole, terminò incoraggiandoci ulteriormente.
«Non mollate, insieme ce la faremo» La sua voce si fermò per qualche istante e poi riprese.
«Bene, iniziamo» Roy illuminò i suoi occhi, scrocchiò le dita e raggiunse il centro dell'arena seguito da Alexis.
Il discorso di Roy mi aveva fatto venire voglia di dare il massimo, avevo voglia di allenarmi e diventare più forte, più forte di tutti. Volevo essere imbattibile. Mi ero già imposto vari obiettivi per i mesi a venire: allenarmi con tutta la forza e volontà a disposizione, guadagnarmi la fiducia di tutti i componenti del mio branco ed evitare che Lisa si facesse ammazzare prima del dovuto. Già, Lisa, la ragazza del mio migliore amico. Una volta arrivata nel nostro appartamento, io e Lena sapevamo che avremmo dovuto tenere gli occhi aperti e stare in guardia. J avrebbe fatto lo stesso, ma quattro occhi sono meglio di due. Non potevamo sapere cosa avesse in mente il capo degli Occhi Bui.
«Tesoro, sei pronta?» chiesi con sguardo deciso.
«Sì» Rispose Lena «E tu?»
«Affermativo. Bro, pronto a dare il massimo?»
«Assolutamente» rispose John facendo brillare gli occhi.
Strinsi la mano a tutti loro e poi ci avvicinammo a Roy. Era tutto pronto.
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Cronache Di Un Lupo - L'inizio
FantasyRaccon vive la sua vita come qualsiasi adolescente del suo paese. Quest'anno, per lui e i suoi amici, sarà l'ultimo e dovranno affrontare il passaggio dal liceo all'università. Una sera, mentre Raccon torna a casa, dopo aver passato una normalissima...