Roy, Alexis e i pochi rimasti decisero di andare via da Kardia, ormai non avevano più niente che li trattenesse, niente che potessero chiamare casa. Roy e il suo popolo viaggiarono in lungo e in largo, e nessuno dei posti che trovarono riuscì a trattenerli. Poi, in una fredda giornata di novembre, ai piedi di maestose montagne, la trovarono. Soldor accolse i figli sperduti di Kardia come una madre fa con i suoi bambini, tutti i sopravvissuti si innamorarono di Soldor e dei suoi paesaggi invernali, tutti si innamorarono delle montagne e dei tramonti rosso porpora. La luna, in quel cielo montano, aveva una bellezza più unica che rara e, in quella terra si sentirono come rinati. Passarono mesi, ma finalmente, dopo aver passato molto tempo a raccogliere fondi, Roy creò un punto di riferimento per il suo popolo, per tutti coloro che non sapevano dove andare e per tutti coloro che, sotto una pioggia di raggi di luna piena o dall'ardente passione di un amore senza fine, erano nati licantropo. Anni dopo, quando anche il capo degli Occhi Bui cambiò, ci fu un trattato di pace tra Roy ed Envy, il nuovo capo. I due si incontrarono sulle montagne di Soldor: il loro clan si era trasferito li perché avevano consumato ogni briciolo di vita che la loro terra natia aveva da offrire. Envy volle incontrare solo Roy ed Alexis per restituire loro una grossa somma in zargas, ma non era altro che un futile tentativo di ripagare il danno fatto dal suo predecessore. Un'offerta simile non poteva ripagare tutto il male fatto, ma a Roy, quei soldi, facevano comodo, con l'apertura dell'accademia aveva speso quasi tutti i fondi raccolti, così i due accettarono i venti milioni di zargas offerti e riportarono il clima in uno stato pacifico. Roy non avrebbe mai dimenticato il male fatto al suo popolo, ma non avrebbe fatto niente per vendicarlo perché sapeva che il dolore porta solo altro dolore, in più non voleva più niente a che fare con Envy. Lui e Alexis sapevano che chi offre soldi per ripagare delle vite non può considerarsi degno di avere un'anima.
Il sole splendeva alto quel giorno, con i suoi 20.223.567 abitanti Soldor era la città più grande di tutto lo "Stato Nuovo". Sorgeva su un'area di 900 km² di cui solo 600 erano completamente urbanizzati, era talmente grande da poter vantare un gran numero di etnie differenti. La città possedeva tutto ciò di cui si poteva aver bisogno, c'erano campi sportivi di vario tipo, negozi di alimentari, supermercati, negozi a tema video ludico e non, cinema e svariati negozi con cibo casereccio. Tutti i ragazzi delle città vicine si spostavano lì per costruire il proprio futuro, ma non tutti sapevano che sotto i loro occhi sorgeva un'accademia piena zeppa di licantropi. Vicino la distese di querce, a ovest della città, sorgeva la Revive, Roy le aveva dato quel nome affinché quel posto fosse per tutti un punto di rinascita e di speranza. Ogni anno, in quell'accademia, arrivavano circa duecento studenti provenienti da ogni parte dello stato. Acquisire nuovi studenti non era un problema: dopo essersi trasferito a Soldor, Roy, conobbe molte famiglie di licantropi che aiutarono lui e il suo popolo a sistemarsi, in cambio promise loro di far entrare i loro figli e le loro future generazione nell'accademia che avrebbe costruito in futuro, ovviamente per entrare bisognava essere dei licantropi, ed ecco perché l'accademia risultava essere privata. A Roy dispiaceva non poter dare una possibilità a tutti i ragazzi che presentavano la domanda d'ammissione, ma sapeva che per i suoi studenti era difficile dover tenere costantemente nascosta la loro natura, tenere l'accademia privata era l'unica soluzione.
Quando Roy rientrò, era ora di pranzo, tutti i suoi colleghi e, parte dei suoi studenti, dovevano trovarsi nella sala mensa. Durante quel periodo, alcuni studenti della Revive decidevano di passare le feste in famiglia, altri, invece, a causa delle complicate situazioni famigliari, decidevano di rimanere in accademia. Roy entrò in mensa con passo fermo e deciso, quasi dovesse compiere l'atto più importante della sua vita.
«Bentornato, comandante Roy» dissero in coro alcuni studenti non appena video la figura del loro preside materializzarsi nell'enorme sala da pranzo.
«Ragazzi, quante volte vi ho detto di non chiamarmi comandante? Siamo una famiglia, una grande famiglia. E cosa ci fate ancora qui? Dovreste essere fuori a divertirvi finché potete, mancano solo tre mesi alla fine dell'anno. Avrete tutto il tempo per stare qui a studiare» intonò Roy con fare quasi paterno.
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Cronache Di Un Lupo - L'inizio
FantasyRaccon vive la sua vita come qualsiasi adolescente del suo paese. Quest'anno, per lui e i suoi amici, sarà l'ultimo e dovranno affrontare il passaggio dal liceo all'università. Una sera, mentre Raccon torna a casa, dopo aver passato una normalissima...