Mentre mangiavo, ricordai che la mamma di Lena aveva detto che Ryan mi conosceva da quando ero nato: a loro non avrei chiesto il motivo, se lo avessi fatto, la mamma avrebbe scoperto che non ero uscito con John. Non volevo scoprissero che uscivo con una ragazza; per carità, non ci sarebbero stati problemi al riguardo, però volevo tenere il segreto ancora per un po'. Per il momento, avrei tenuto i dubbi nella mia testa, quando sarei stato più sicuro, magari, avrei chiesto a papà. Era comunque inutile aggrovigliarsi ancora di più sull'argomento, meglio dedicarsi a cose più importanti: il cibo. Dopo aver finito di pranzare aiutai la mamma ed Alis a sparecchiare e a ripulire la sala da pranzo, poi corsi subito in camera mia a fare i compiti.
«Mamma, io vado in camera a studiare, se hai bisogno di qualcosa fammi un fischio» strillai salendo le scale.
Alla mia famiglia, dopo aver finito il pranzo, piaceva sempre guardare qualche film o serie tv, o almeno era quanto dicevano di fare. Li avevo beccati parecchie volte a russare davanti la televisione, soprattutto mio padre. Papà, quando russava, assomigliava ad un uomo che suonava il trombone nel modo più sbagliato possibile. Io, invece, uscivo quasi sempre tardi da scuola e quando tornavo a casa filavo subito a studiare; Alis, dal punto di vista scolastico, era molto meglio di me. Frequentava il primo anno del liceo e faceva circa ventitré ore settimanali, il sabato restava anche a casa: la trovavo una cosa ingiusta, ma anche io, negli anni precedenti, avevo usufruito di quell'orario.
Arrivato in camera, mi lanciai sul letto, presi il libro di fisica e iniziai a studiare. Frequentavo l'ultimo anno e alcuni argomenti erano veramente tosti; poi, se quell'argomento includeva anche dei numeri, come matematica o fisica, ero fregato e avevo sempre un sacco di problemi a studiarlo.
«Sono proprio una capra» dissi ad alta voce mentre fissavo il libro senza capirci nulla. L'argomento che stavamo studiando era l'accelerazione gravitazionale e, tra tutte quelle formule e frasi, non ci stavo capendo nulla. L'unica frase che riuscii a ricordare fu questa: "L'accelerazione di gravità è l'accelerazione che un corpo subisce quando è lasciato libero di muoversi in caduta libera in un campo di gravità".
Non ci avevo capito niente, ma era l'unica cosa che ero riuscito ad imparare in un'ora. Purtroppo, una sola frase non mi avrebbe salvato da un brutto voto. Fortunatamente, sia Lena che John avevano promesso di aiutarmi durante le vacanze invernali, così non mi diedi tanto tormento e lasciai perdere. Rimasi sul letto a fissare il soffitto per un po' fino a quando non mi addormentai.
Mi svegliai quattro ore dopo, scesi in soggiorno e mamma sedeva con papà sul divano.
«Ciao pà, tutto bene a lavoro?» chiesi io strofinandomi gli occhi.
«Si figliolo, tutto bene. Sono riuscito a tornare prima, per fortuna» rispose papà mentre guardava la tv con mamma.
«E tu, Raccon, hai studiato?» chiese mamma guardandomi.
«Ad essere sincero, no, ma mi aiuteranno Lena e J a studiare. Fisica non riesco proprio a capirla.»
«Va bene tesoro, cerca solo di finire quest'ultimo anno in tutta tranquillità.»
«Tranquilla mamma, non preoccuparti.»
Non avevo voglia di restare in casa, così decisi di chiamare J; magari aveva finito di studiare e voleva uscire. Presi il telefono e lo chiamai: dopo tre squilli, rispose.
«Ehi bro, sei libero stasera? O stai ancora studiando?»
«Ehi Racc, si ho finito adesso di studiare. Se vuoi, tra cinque minuti ti passo a prendere.»
«Ok bro, ti aspetto.»
Misi il giubbotto, salutai i miei e uscii fuori dalla porta. J si presentò cinque minuti dopo con la sua auto e io mi ci fiondai dentro.
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Cronache Di Un Lupo - L'inizio
FantasyRaccon vive la sua vita come qualsiasi adolescente del suo paese. Quest'anno, per lui e i suoi amici, sarà l'ultimo e dovranno affrontare il passaggio dal liceo all'università. Una sera, mentre Raccon torna a casa, dopo aver passato una normalissima...