I due rimasero per un po' in silenzio, ognuno perso negli occhi dell'altro. Quando uscirono dalla stanza, erano quasi le due del pomeriggio: l'accademia a quell'ora avrebbe dovuto essere piena di studenti che si dirigevano in sala mensa, ma, dato che era un giorno festivo, molti studenti avevano deciso di tornare dalle loro famiglie. Kiran ed Emily iniziarono ad avere fame, così si diressero alla mensa trovando solamente Roy e Alexis. La mensa era una delle stanze più grandi della Revive, aveva pareti bianche e rosse, mentre il pavimento era totalmente piastrellato di bianco. La sala possedeva otto file di tavoli posizionate l'uno affianco all'altro, dietro i tavoli vi erano dei mobili contenenti vassoi, piatti, posate, bicchieri, tovaglie e rotoli di carta. Infondo alla sala, di fronte ai tavoli, c'erano tre diversi banconi contenenti di piatti del giorno. Il menù prevedeva sempre un primo, un secondo e diversi tipi di frutta e dolce. Non c'era mai un piatto che si ripeteva, ogni giorno c'era sempre qualcosa di nuovo, questo anche grazie alla multietnicità di Soldor.
Per via delle numerose culture e tradizioni, si poteva accedere a un enorme quantità di ricette. Gli studenti non si lamentavano mai della cucina di Sarah, la cuoca, anche perché dopo una giornata di studi, agli studenti veniva una gran fame. Nella cucina c'era un grosso climatizzatore pronto a rinfrescare la sala durante le giornate più calde, le pareti erano decorate con quadri raffiguranti vari paesaggi. Al soffitto era appeso un grosso schermo che fungeva da televisore, in modo tale da potersi godere qualche buon programma televisivo quando si mangiava o si stava lì per bere qualcosa: nel refrigeratore non mancavano bevande gasate o alcoliche, c'era veramente di tutto. Kiran ed Emily si diressero verso il grande mobile marrone, aprirono vari scompartimenti per prendere tutto ciò che serviva, poi si avvicinarono ai vari banconi e ne presero il cibo caldo appena fatto. Consumarono un pasto a base di riso, carne e frutta, avevano una gran fame e non parlarono molto. Quando ebbero finito, si avvicinarono all'uscita della sala per andare nella camera di Emily. Ma, mentre stavano per attraversare la porta, Roy ed Alexis fecero cenno di avvicinarsi.
Kiran non fu molto felice della cosa, aveva solo voglia di stare con Emily, di certo non voleva stare con loro due: voleva un gran bene a entrambi, anche se non lo ammetteva.
I ragazzi si avvicinarono al tavolo e si sedettero di fronte a i due professori che, a prima vista, avevano uno sguardo abbastanza preoccupato.
«Buongiorno Signor Roy, Buongiorno Signor Alexis» esclamò Emily facendo un leggero inchino.
«Alexis, Grande Capo. Buongiorno» Kiran sorrise mentre passava da un volto all'altro e poi si sedette.
«Signorina Emily, come sempre lei è molto dolce ed educata. Non si può dire lo stesso del suo amico, vero?» disse Roy mentre osservava Kiran. Alexis invece si limitò a sorridere e a ricambiare il saluto.
«Avanti Roy, non tirartela troppo» disse Kiran sorridendo in modo beffardo.
Un leggero sorriso andò a formarsi sulla bocca di Alexis e Roy. I due tenevano molto a Kiran, lo avevano cresciuto come un figlio sin da quando Roy lo portò alla Revive dall'orfanotrofio. Lo fecero studiare nella loro accademia, gli comprarono vestiti, giocattoli e lo aiutarono anche quando decise di prendere la patente per la macchina. Kiran frequentò il liceo alla Revive: a quei tempi, l'accademia possedeva un'ala dedicata a tutti coloro che volevano frequentare il liceo. In quel modo, Kiran portò a termine i suoi cinque anni di liceo e poi passò a frequentare l'accademia, il tutto senza mai cambiare professori o istituto. Tuttavia, l'ala del liceo durò per soli cinque anni a causa di problemi con il ministero dell'istruzione. E cosi, dopo la chiusura, la Revive divenne esclusivamente un'università privata a tutti gli effetti. Dopo che i vari ricordi abbandonarono la mente, Roy ed Alexis tornarono ad essere seri. Erano intenzionati a rivelare solo a Kiran ciò che stava per accadere, non avevano calcolato che con lui ci sarebbe stata anche una ragazza. Furono costretti a dare la notizia a entrambi.
«Ragazzi, vi abbiamo chiamati per un motivo molto serio» annunciò Roy incrociando le braccia.
«Se riguarda le lezioni, vi posso assicurare che Emily mi ha fatto riflettere. Ho deciso che migliorerò il mio comportamento scolastico» disse Kiran, stavolta era sincero. Roy ascoltò attentamente le parole del ragazzo, non stava mentendo, e anche il suo cuore, attraverso i battiti, dava la conferma che quella era la verità. Dopo che lo ebbe ascoltato, sorrise e poi parlò:
«Sono molto contento della tua decisione, ma no, il motivo non è quello. Mi piacerebbe, ma non è così. La notizia è ben più grave» Roy guardò entrambi i ragazzi.
«Sulle montagne di Soldor vi è un altro popolo di licantropi, si chiamano Occhi Bui. Quando si vennero a stabilire sulle montagne, io e Alexis ci incontrammo con il loro capo, Envy, una vera testa calda. Ci aveva convocati lì per risolvere un torto fatto dai nostri vecchi capi, fu un ricevimento tranquillo, pensate che alla fine ci stringemmo anche la mano. Finito il ricevimento, lasciammo i monti, la questione, per noi, era finita lì. Tornammo a casa convinti che fosse tutto apposto, ma non era così. Ancora non mi è ben chiaro il motivo, forse è per qualcosa che ho detto o fatto, forse è per qualcosa che non ho fatto, ma hanno intenzione di dichiararci guerra.» Roy e Alexis erano scuri in volto e, mentre raccontava i fatti, lo stesso Roy iniziò a sudare, sentiva i propri abiti bagnarsi e attaccarsi al corpo.
«Guerra?!» I due ragazzi balzarono in piedi dalle sedie non appena sentirono quella parola. Erano increduli e pensavano che i due stessero facendo loro uno scherzo di cattivo gusto, poi ci rifletterono su e conclusero che non c'era motivo per fare uno scherzo del genere. Roy continuò:
«La notizia non è ancora arrivata a noi in modo ufficiale, le tradizioni antiche prevedono che l'attaccante invii una dichiarazione, così da dare ai difensori almeno sei mesi per prepararsi. Sono leggi stupide, ma nel nostro caso ci fanno comodo. Siamo in netta inferiorità numerica, non tutti siamo esperti nel combattimento e, ormai, io e Alexis non ci alleniamo da un po'.» La mano di Alexis si poggiò sulla possente spalla dell'amico cercando di infondergli un po' della sua sicurezza.
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Cronache Di Un Lupo - L'inizio
FantasyRaccon vive la sua vita come qualsiasi adolescente del suo paese. Quest'anno, per lui e i suoi amici, sarà l'ultimo e dovranno affrontare il passaggio dal liceo all'università. Una sera, mentre Raccon torna a casa, dopo aver passato una normalissima...