Quando ripresi conoscenza non fui in grado di capire quanto tempo era passato da quando ero svenuto, l'unica certezza era il gran mal di testa che mi ero portato dietro. Sfortunatamente, i licantropi non sono in grado di guarire velocemente mentre sono svenuti o addormentati, così dovetti aspettare qualche minuto prima di riprendermi completamente. Più i secondi passavano e più mi sentivo meglio. Mentre avevo gli occhi chiusi, sentii una porta aprirsi e chiudersi velocemente. Non avevo bisogno di aprire gli occhi per riconoscere chi avevo accanto, la stanza in cui mi trovavo era già piena del suo profumo. Riaprii gli occhi e fissai la ragazza che mi stava vicino.
«Ehi tesoro, tutto bene?» Domandò Lena.
«Si tesoro, tutto bene.» Lentamente, mi misi seduto e poggiai la testa sulla sua spalla sinistra. «Ho perso contro tuo padre...vero?»
«Non è importante se hai vinto ho perso, piuttosto, se puoi, cerca di perdonare mio padre. Ci è andato giù pesante.» Lena portò la mano sul mio viso e lo accarezzò.
«In realtà devo ringraziarlo...» Dissi «Se non fosse stato per lui, non avrei mai ricevuto colpi così forti. Questo è stato l'allenamento più importante di tutti. »>
«Devi stare attento ed essere più responsabile. Se non avessi dato l'ultimo colpo, non saresti svenuto» disse Lena accarezzandomi i capelli.
«Lo so amore, scusami tanto. Ti prometto che diventerò più forte» dissi sorridendo.
«Ne sono certa» Lena sorrise e mi diede un bacio sulla guancia. Dopo qualche minuto ci alzammo e ci dirigemmo in soggiorno. Ad aspettarci, c'era Ryan, seduto sul divano a guardare la Tv.
«Ehi Raccon, tutto bene?» Domandò Ryan guardandomi dalla testa ai piedi.
«Tutto bene» risposi alzando il pollice.
«Non te la sei cavata male prima, ma ti invito a imparare a controllare la tua velocità. Devi essere coordinato con tutto il tuo corpo, le tue gambe sono veloci, ma le braccia non sono allo stesso livello. Cerca di sviluppare un maggiore controllo. Ok?»
«Certamente» risposi.
A quel punto pensai che sarebbe stata un'ottima idea farmi allenare dal padre di Lena, lui aveva una certa esperienza sulle spalle «Ryan, saresti disposto ad allenarmi?» Dissi guardandolo negli occhi.
«Certo figliolo, con molto piacere» rispose con tono fiero.
«Tesoro, sei sicuro?» Domandò Lena.
«Vedrai che andrà bene, non preoccuparti.» Le diedi un bacio sulla guancia e poi ci sedemmo entrambi sul divano. L'atmosfera che si era creata, mi piaceva, mi sentivo come a casa. Accanto a me avevo Lena e suo padre: non che mi piacesse il suo stare tra i "piedi", ma era casa sua, non potevo mica cacciarlo. Mentre guardavo la tv, Ryan decise di alzarsi e scomparire in cucina. "Strano" pensai. Mentre eravamo soli, portai il mio braccio destro intorno alla spalla di Lena, mi avvicinai e la baciai.
«Ti amo.»
«Anch'io» ripose ricambiando il bacio «Andiamo di sopra» continuò Lena poggiando le labbra sul mio orecchio.
«Non credi che i tuoi potrebbero sentirci?» "Perché Lena voleva attentare alla mia vita?" se i suoi ci avessero sentiti, per me, sarebbe stata la fine.
«Ti importa?» Chiese dandomi un bacio sulle labbra.
«Credo proprio di no» risposi.
Ci alzammo dal divano e proseguimmo in direzione delle scale ma, prima che potessimo salirle, Alice e Ryan uscirono dalla cucina con un vassoio di biscotti e una brocca di succo d'arancia.
«Ragazzi» esclamò Ryan «Dove state andando?»
«Ehm...da nessuna parte» risposi.
«Bravo ragazzo, è la risposta esatta» disse Ryan ridendo «Forza, venite a mangiare, dopo siete liberi di fare quello che volete.»
«Okay, ma solo perché mi piacciono i biscotti della mamma» rispose Lena.
Ryan e Alice portarono tutto sul tavolino di fronte al divano, i miei occhi, alla vista di tanta bellezza, si illuminarono. "Ho una fame da lupi...ehi, ma io sono lupo. Divertente" mentre riflettevo su quella battuta, mi accorsi di quanto fosse squallida. Durante la breve merenda, Ryan iniziò a farci alcune domande sul nostro rendimento scolastico per poi con la domanda che immaginavo avrebbe fatto sin dall'inizio del discorso.
«Raccon, cosa hai intenzione di fare dopo il diploma?» Mi guardò dritto negli occhi aspettando una risposta abbastanza convincente.
Io ricambiai lo sguardo «Mi trasferirò a Soldor, ho intenzione di frequentare l'università. Solo che non so bene quale.» Ryan fece la stesse domanda alla figlia che, ovviamente, rispose alla mia stessa maniera.
«Sicuramente, non avete mai sentito parlare della Revive, giusto?» Domandò Ryan.
Revive? Non avevo mai sentito quel nome «No, mai sentito.»
«Nemmeno io, papà.»
«Bene. A Soldor vive un mio vecchio amico di scuola, si chiama Fred. Ha due figli, anch'essi licantropi, che frequentano la Revive» continuò Ryan.
«Ma a Soldor ci sono parecchie università, perché ci stai parlando della Revive?» Chiesi con sguardo interrogativo.
«Forse ho capito cosa intende papà» aggiunse Lena.
«Perché proprio la Revive? Perché è l'unica università frequentata esclusivamente da licantropi.»
«Ma com'è possibile?» Chiesi «Come fa un'università ad essere frequentata solo da licantropi? Non si possono certo selezionare.» Ero confuso ma allo stesso tempo eccitato. Finalmente avevo la possibilità di incontrare altre persone come me.
«Il suo fondatore ha preferito che l'università restasse privata in modo da dare accesso soltanto a i licantropi. È vero che, rispetto alle altre creature, siamo capaci di mischiarci normalmente alla gente comune, ma il preside ha preferito non creare rischi inutili e tenerla privata.»
"Un'università fatta interamente da licantropi...fortissimo "pensai. Ryan pareva essere soddisfatto della sua piccola spiegazione,decise di premiarsi riempendosi un bicchiere di succo e prendendo un altro biscotto. Io guardai l'orologio, era quasi il tramonto e, nonostante mi piacesse stare in compagnia dei genitori di Lena, avevo voglia di restare un po' da solo con lei. Così salutammo la sua famiglia e uscimmo fuori a fare un giro.
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Cronache Di Un Lupo - L'inizio
FantasyRaccon vive la sua vita come qualsiasi adolescente del suo paese. Quest'anno, per lui e i suoi amici, sarà l'ultimo e dovranno affrontare il passaggio dal liceo all'università. Una sera, mentre Raccon torna a casa, dopo aver passato una normalissima...