«Quando arrivai di fronte casa di Lisa, erano le otto. Lei, stranamente, era già fuori ad aspettarmi. La luce dei lampioni stradali le illuminavano il viso, e i suoi occhi azzurri nuotavano all'interno di quel bagliore. I capelli ondulati, di un castano molto scuro, erano sciolti e le ricadevano sulle spalle. Quando mi vide, sorrise ed entrò in macchina: avevo il cuore a mille. Lei mi si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia per salutarmi, io ricambiai educatamente.» Nonostante J stesse raccontando un evento accaduto la sera prima, riuscivo a percepire un misto di eccitazione e ansia nelle sue parole.
«Quella sera, avevo deciso di non usare uno stile troppo elegante, avevo preferito indossare una t-shirt color senape, una giacca scura ed un paio di jeans blu. Era il nostro primo vero appuntamento e non volevo sembrare pronto per un matrimonio. Fui abbastanza sorpreso nel vedere che anche Lisa aveva optato per un abbagliamento abbastanza comodo: sotto una giacca nera, non molto pesante, indossava una maglia bianca a collo alto e sotto di essa un normalissimo jeans blu. Non erano vestiti pieni di scollature o di spacchi che mostravano parti del suo corpo, ma risultava essere davvero molto attraente. Io non avevo prenotato nessun locale, poteva sembrare una scelta sbagliata, ma volevo che fosse lei a decidere dove andare a mangiare. Lisa sembrò sorpresa dalla mia decisione, ma in pochi minuti decise che avrebbe voluto mangiare carne. Io accesi il motore e mi diressi a "Brace da Urlo". Quel locale che tu odi, hai presente?» Disse J guardandomi.
«Si, ho presente» dissi ricordando la brutta esperienza.
«Perfetto, proprio lui. Quando arrivammo nel locale, un cameriere molto gentile ci portò al tavolo e lasciò i menu. Mi sentivo un po' in ansia, era un bel po' che non avevo un appuntamento, ma cinque minuti dopo, senza nemmeno accorgermene, stavo avendo una conversazione con Lisa. Parlammo di cose normalissime, tipo il colore preferito, il cibo preferito, i suoi interessi e cosa faceva durante il giorno. Erano domande semplici e senza alcun peso. Passammo una buona mezz'ora a parlare e ci ricordammo di ordinare solo quando il cameriere apparve di fronte al tavolo. È stata una delle cene più belle mai fatte, non parlavo così tanto con una ragazza da un sacco di tempo. L'interesse reciproco, ormai, era abbastanza palese: si era creato un legame tra di noi, parlavamo di tutto quello che ci passava per la mente in quel momento. Parlammo anche della scuola e di cosa avremmo fatto dopo il diploma, ma lei cestinò l'argomento reputandolo noioso. Dopotutto, a lei mancavano ancora due anni prima del diploma. Finita la cena decidemmo di andare al cinema a vedere un film: dentro di me speravo che Lisa non scegliesse un film romantico. Fortunatamente, non fu così.
Quando uscimmo dalla sala, erano le undici, si era fatto tardi e dovevo riaccompagnarla a casa. Durante il ritorno, parlammo del film appena visto e ne elencammo i pregi e i difetti: era una cosa che avevo sempre odiato fare, ma con Lisa sembrava essere meno noioso. Quando arrivai davanti casa sua, parcheggiai, spensi il motore e dopo qualche secondo mi voltai per guardarle il viso. Raccon, tu lo sai che io non sono un tipo romantico, ma credimi quando ti dico che gli occhi di Lisa sono la cosa più bella a questo mondo.» Mentre ascoltavo J sentivo che il suo cuore aumentava il battito, capii che se n'era già innamorato. Sapevo benissimo cosa stava provando in quel momento.
«Scoprii che anche Lisa si era girata verso di me e mi guardava. In quel momento le sorrisi, mi avvicinai un po' a lei e continuai a parlare dicendo di aver passato una bella serata. Lisa si avvicinò ancora di più al mio viso e disse che per lei era stato lo stesso. I nostri visi erano quasi attaccati, sentivo il cuore a mille. Non volevo fare altro che baciarla, e così feci. Mentre stavo per baciarla, un particolare catturò la mia attenzione: i suoi occhi azzurri avevano delle piccole macchie arancioni al loro interno, una cosa rara che non avevo mai visto. Sorrisi alla vista di quel dettaglio, poi posai il mio sguardo sulle sue labbra che, nonostante non avesse usato molto trucco, avevano assunto un rosso porpora molto intenso. Mi fermai. Volevo essere sicuro che anche lei lo volesse. In quel momento, Lisa, poggiò la sua mano sinistra dietro la mia testa e la spinse dolcemente contro il suo viso. Quando le mie labbra incontrarono le sue, nella mia testa, vi fu come un'esplosione. Le sue labbra erano così morbide, non avevo voglia di staccarmi da lei, ma dovevo. Le accarezzai dolcemente il viso e poi fu lei a staccarsi da me. Io avevo ancora gli occhi fissi su di lei, non riuscivo a smettere di guardarla. Lisa ricambiò il mio sguardo e, in un attimo, riprendemmo a baciarci.»
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Cronache Di Un Lupo - L'inizio
FantasyRaccon vive la sua vita come qualsiasi adolescente del suo paese. Quest'anno, per lui e i suoi amici, sarà l'ultimo e dovranno affrontare il passaggio dal liceo all'università. Una sera, mentre Raccon torna a casa, dopo aver passato una normalissima...