Capitolo 33

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Nella mia testa, in quel momento, c'era solo un pensiero fisso: dovevo baciarla ancora. L'ultimo bacio era stato a scuola, da allora non ero riuscito a togliermi il suo sorriso dalla testa. Ora era davanti a me, ed era così bello da sembrare quasi irreale. Lisa mi si avvicinò, probabilmente per parlarmi di qualcosa, ma io la ignorai completamente e la baciai. Per un attimo percepii in lei la sorpresa del mio gesto, ma poi anche lei ricambiò il bacio. Qualche secondo dopo, lei si staccò e mi sorrise.

«Ascolta John, so che mi avevi invitata fuori a cena, ma che ne dici se restiamo in casa a guardare un film? Ad essere sincera, non ho molta voglia di uscire» disse, guardandomi negli occhi.

«Se ho voglia di guardare un film? Hmmm...vediamo.» Rimasi zitto per qualche secondo, giusto per creare della suspense. Poi, dopo qualche secondo, risposi: «Sì Lisa, mi farebbe molto piacere.» Lei sorrise è poi mi abbracciò. 

Attraverso un semplice comando vocale, le luci del soggiorno si soffusero. Raggiungemmo i due grandi divani ad isola, posizionati davanti al televisore, e ci sedemmo sopra. Lei sedeva accanto a me con la testa poggiata sulla mia spalla, poi afferrò il telecomando e aprì lo smart menù della televisione. C'erano davvero tanti film e serie tv a disposizione, era davvero difficile scegliere cosa guardare se non si avevano idee. Mentre Lisa si muoveva con il telecomando tra i vari titoli a disposizione, all'improvviso, scorsi uno dei miei film preferiti: era una commedia romantica che faceva morire dal ridere. L'adoravo perché c'era il giusto connubio tra comicità e romanticismo, si chiamava "Un pazzo natale a casa Jenkins". Rischiando di sembrare sdolcinato, decisi di proporglielo.

«Ehi Lisa, che ne dici di vedere quello?» Domandai, indicando la locandina del film.

«Non l'ho mai visto, ma il titolo mi attira.» Lisa selezionò il film e premette play.

I minuti scorsero rapidamente e, nonostante avessi visto quelle scene milioni di volte, scoppiavo a ridere ad ogni battuta. Il protagonista del film era un perfetto sfigato, gli capitavano le situazioni più assurde. Esattamente a metà del film, durante la mezzanotte della vigilia di natale, i due protagonista, Kal e Lara, finiscono a letto insieme. Conoscevo già l'emozione provocatami da quella scena, ma l'atmosfera che si era creata con Lisa, durante il film, mi mandò il cuore a mille. Le luci della stanza si erano spente, io e lei eravamo illuminati solo dai colori della TV, Lisa era sdraiata sulle mie gambe ed io le stavo accarezzando il viso. Nell'esatto momento in cui Kal e Lara stavano per baciarsi, il mio sguardo cadde sul viso di Lisa. Anche lei mi stava guardando, non so da quanto tempo, ma mi stava fissando intensamente: era come se fosse intenta a guardare qualche particolare sulla mia faccia. I suoi occhi chiari riflettevano la poca luce emanata dalla televisione, sembrava che brillassero di luce propria. Senza pensarci due volte, chinai il mio viso sul suo e la baciai. Lei sorrise, alzò la testa dalle mie gambe e si mise a sedere accanto a me. Aveva gli occhi fissi sui miei, nessuno mi aveva mai guardato in quel modo, mi sentivo un po' in imbarazzo, ma allo stesso tempo provavo una sensazione di calore intorno al mio corpo.

Il suo viso era di una dolcezza unica, in quel momento provai la sensazione di non voler stare più senza di lei. Sapevo che era impossibile che io me ne stessi già innamorando, era fuori da ogni logica. Era troppo presto, dannazione, ci ero uscito solo due volte. "Ma da quanto tempo sei attratto da lei?" pensai, mentre tentavo di decifrare il miscuglio di emozioni all'interno della mia testa. Dovevo fare qualcosa, dirle che l'amavo era fuori discussione. Però potevo dirle quanto fossi attratto da lei, almeno avrebbe saputo che non la frequentavo giusto per passare il tempo.

«Lisa...» Dissi, cercando di ingoiare il nodo formatosi in gola.

«Sì...» Rispose lei, prendendomi la mano.

«Ormai è inutile girarci attorno. Mi piaci.» Non volevo usare mezzi termini o cercare di farle capire quello che provavo, volevo solo essere diretto. Non appena finii di pronunciare quelle parole, lei mi buttò le braccia al collo e mi diede un bacio sulle labbra. Rimanemmo a fissarci per un po', dopo che il bacio fu finito. 

All'improvviso, senza che potessi coglierne il motivo, la sua felicità si trasformò in tristezza. «Ehi...tutto bene?» Chiesi, preoccupato. 

Cronache Di Un Lupo - L'inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora