Capitolo 89

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Scesero le scale e raggiunsero il lato destro della scuola, quello vicino alla foresta. Percorsero tutto il perimetro fino a raggiungere il punto in cui accademia e foresta si toccavano. All'improvviso, Kiran, che conosceva quella parte della scuola come le sue tasche, scorse un cancello che non aveva mai visto. Roy si avvicinò alla cancellata, inserì un codice sulla tastiera computerizzata e il cancello si aprì mostrando ciò che nascondeva.

«Tecnologia» disse Roy battendo sulla spalla di Kiran.

Da dietro il cancello spuntarono delle scale che scendevano sotto la scuola. Kiran e Roy si scambiarono uno sguardo d'intesa e invitarono tutti a scendere.

«Iniziò a credere di essermi iscritto in qualche strana società segreta» disse J mentre scendeva le scale con Lena e Raccon.

«Roy deve avere un buon motivo per far costruire delle scale che vanno sotto la scuola» disse Raccon.

«E quale sarebbe?» chiese J

«Uno dei motivi potrebbe essere proprio questo. Prepararsi a una battaglia.» rispose Lena.

«Com'è andata ieri con Lisa?» domandò Raccon

«Abbastanza bene, ho fatto come hai detto tu. Ho percorso tutta la foresta fino ad arrivare alla riserva di Oaktown. Poi da lì sono andato da Lisa. Lei crede di poter convincere i genitori a darle il permesso di restare da me.»

«Ma le hai detto della guerra, vero?» chiese Lena.

«Certo che sì, ma non le importa. Ha detto che sa cavarsela da sola e che vuole starmi vicino. Non posso costringerla a non venire.»

«Se vuole può rimanere nel nostro appartamento» disse Lena, cercando conferma nello sguardo del fidanzato.

«Per me non ci sono problemi» continuò Raccon «Ma prima dovremmo concentrarci su cose più importanti. Dove diamine conduce questo labirinto?»

La risposta sarebbe arrivata al termine della discesa. Il sottopassaggio era molto spazioso e ben illuminato, le pareti erano di colore grigio, composte da un cemento particolarmente rinforzato. Mentre scendevano, Raccon notò le porte che conducevano ai primi due piani interrati, fu sul punto di staccarsi dal gruppo e di curiosare all'interno, ma Lena lo tirò a sé preoccupata che potesse perdersi. Quando, dopo pochi minuti, terminarono la discesa, si trovarono alle spalle di una grande arena circolare. Kiran entrò per primo e scoprì che ad aspettarlo c'erano Emily, Alexis e Janus. Roy chiese a tutti gli studenti di posizionarsi al centro dell'arena, poi salì su uno degli spalti frontali insieme ad Alexis, Kiran, Emily e Janus. Prese un megafono e iniziò a parlare.

«Scusate se sembro un dittatore, ma il megafono serve solo per farmi sentire da tutti. Non intendo mostrarmi superiore a nessuno. Dunque, iniziamo. Benvenuti a tutti, ormai ci conosciamo e non c'è bisogno che mi presenti. Questi ragazzi alla mia sinistra sono due studenti come voi, sono stati i primi a sapere la triste notizia. Mentre, questi due uomini alla mia destra li conoscete già. Sono il vicepreside Alexis e il professore di educazione fisica, Janus.»

«Ma quello è il ragazzo che ho incontrato il primo giorno. È davvero curioso» disse Raccon a J.

«Questa è l'arena in cui ci alleneremo, però, prima di far partire l'allenamento, io, Alexis e Janus abbiamo organizzato delle prove. Esse serviranno a decretare il comandante di ogni branco di licantropi. Le regole per le prove potrebbero subire delle variazioni, ma vi verranno spiegate quando sarà il momento. Sappiate che richiederanno l'utilizzo di tutti i vostri sensi e abilità, per essere superate. Ovviamente, chi non sarà in grado di superare queste sfide, perderà solo l'occasione di diventare comandante, la sua partecipazione all'allenamento finale non verrà messa in discussione. Non si tratta di una gara o una competizione, è solo un modo intelligente per distribuirvi e capire chi è meglio preparato a combattere.»

«Preside, domando scusa. In cosa consistono queste prove?» domandò un ragazzo tra la folla.

«Tu devi essere Raccon, giusto?»

«Sì» rispose Raccon imbarazzato.

«Non posso anticiparti nulla» disse Roy sorridendo.

«La partecipazione a questa guerra è obbligatoria?» domandò una ragazza.

«Assolutamente no, e mi scuso per non avervelo comunicato prima. Scappare sarebbe inutile, Envy non vuole solo distruggere me o l'accademia. Egli punta a guadagnare quanto più potere possibile, la vittima, per ora, siamo solo noi, in seguito saranno altri. Credo che fermarlo qui sia la scelta più giusta» Roy cercò di essere il più persuasivo possibile, non era totalmente sicuro di quello che diceva, ma considerando ciò che il padre di Envy aveva fatto in passato, era meglio stare in guardia.

«Sarò con voi, comandante» Roy le sorrise e la ragazza rientrò nel mezzo della folla.

Intanto, Kiran ed Emily erano scesi dagli spalti e avevano raggiunto i loro compagni, si erano sentiti in imbarazzo quando Roy aveva deciso di farli rimanere accanto a lui.

«Ragazzi, ma come ci siete finiti lì sopra?» domandò uno dei loro compagni.

«Siamo stati i primi a sapere la notizia e i primi a portarci avanti con l'allenamento. Credo sia solo per questo» rispose Emily. Kiran si sentiva un po' a disagio, non era mai stato a stretto contatto con gli altri ragazzi della scuola. Poi, uno di loro, vedendolo in difficoltà, si avvicinò.

«Probabilmente, oltre a Roy e Alexis, sei il più forte in tutta la scuola. Ecco perché ci fideremo di te. Vero, ragazzi?» domandò il giovane ottenendo il consenso dell'intero gruppo dietro di lui. Alla notizia, Kiran si sentì sollevato. Il ragazzo aveva mostrato fiducia e lui l'avrebbe ricambiata.

Alla fine dell'annuncio, Roy invitò tutti gli studenti ad uscire, una volta fuori comunicò loro di raggiungere lo stesso cancello alle nove di quella sera. Li intimò ad essere puntuali perché il ritardo sarebbe stato punito con la squalifica dalla prova. Dopo qualche minuto Roy, Alexis e Janus si ritrovarono da soli. Il problema era solo uno: dovevano nascondere i dieci oggetti da trovare nella foresta, ma dovevano farlo in modo eccellente.

«Me ne occupo io» annunciò Janus.

«Ne sei sicuro?» chiese Alexis.

«Assolutamente. Inoltre, Roy aveva detto che serviva qualcuno per spaventarli, giusto? Posso sempre occuparmene io, ho trovato un modo per nascondere il mio odore» ammise Janus sorridente.

«Se ne sei sicuro, io non ho nulla in contrario» rispose Roy.

«Nemmeno io» continuò Alexis.

I tre chiusero il cancello, scesero le scale e poi risalirono al pian terreno usando l'ascensore dell'arena.

Cronache Di Un Lupo - L'inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora