Capitolo 108

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Era una fresca notte d'estate a Soldor, la primavera aveva ceduto il posto a una delle stagioni più calde. Erano le otto di sera, alcuni negozi stavano illuminando le loro insegne, altri stavano chiudendo mentre altri ancora avrebbero iniziato l'attività nelle ore notturne. Nella città c'era una via vai di macchine infinito, quella era l'ora in cui tutti tornavano a casa dal lavoro o nella quale si usciva per fare le tipiche passeggiate estive. Nei pub, nelle gelaterie e nelle sale giochi, c'era un afflusso continuo di ragazzi e ragazze di tutte l'età, alcuni erano accompagnati dai genitori mentre altri erano accompagnati dal loro partner o da amici. Ma non a tutti piaceva chiudersi in dei locali per mangiare o stare nelle sale giochi, Soldor offriva anche molte zone verdi in cui si poteva passeggiare o far giocare i bambini. Se ci si spostava poco fuori città, si potevano ammirare le maestose montagne che facevano da contorno a uno dei più bei tramonti che la città avesse mai visto. Su una piccola collina al di fuori della città, Lisa e John guardavano il cielo estivo. L'arancione e il rosso si mescolavano alla perfezione, creando sfumature chiare e scure intorno al sole che andava a nascondersi dietro le montagne: le piccole nuvole si muovevano lentamente sospinte da un leggera brezza serale. Stormi d'uccelli variopinti volavano alti nel cielo, stavano tornando a casa da qualche posto ormai freddo. I raggi color arancio del sole, si riflettevano su Lisa e John illuminandone parzialmente il viso.

I tre mesi messi a disposizione da gli Occhi Bui erano quasi giunti al termine, l'allenamento era stato uno dei più duri che John, Raccon e Lena avessero mai affrontato. Rimanevano solo due giorni prima della guerra, in quei mesi si erano allenati senza sosta per quasi dieci ore al giorno. Roy, Alexis e Janus avevano creato un allenamento che puntava a migliorare la resistenza, la forza e le tecniche di combattimento. L'allenamento tipico era: cinquanta chilometri di corsa dentro e fuori dalla foresta e un'infinità di esercizi a corpo libero che comprendevano flessioni, burpees, addominali, squat e altri esercizi per rafforzare muscoli di braccia, spalle e gambe. Infine, per migliorare il combattimento, Roy organizzava dei piccoli scontri tra i vari membri del branco. Raccon, Kiran e Lena erano coloro che avevano fatto più progressi di tutti, avevano stretto un ottimo rapporto tra di loro e con i loro branco. John ed Emily, invece, erano migliorati molto, ma facevano fatica a stare al passo con gli altri. In compenso, avevano stretto un ottimo rapporto con i loro compagni. Nonostante questi progressi, nell'aria c'era un clima di tensione, più i giorni passavano e più l'ansia saliva. Roy non faceva altro che raccomandare la calma, ma serviva a poco: fortunatamente, i vincitori delle prove riuscivano a mantenere i nervi saldi infondendo fiducia ai loro amici, e questo era di grande aiuto. Mentre John rifletteva su tutto quello che era successo, Lisa lo baciò.

I due si abbracciarono ancora più forte, sapevano che da lì a poco si sarebbero dovuti separare di nuovo. John non avrebbe mai permesso che Lisa rimanesse a Soldor durante la guerra, lì era in pericolo. La monotonia e la routine di Oaktown l'avrebbero tenuta al sicuro fino a quando non sarebbe finito tutto. John non aveva idea su quanto tempo sarebbe durata la guerra, non sapeva nemmeno se ne sarebbe uscito vivo. Aveva molti dubbi e paure, sentimenti che non avrebbe mai confidato a Lisa per non farla preoccupare. La ragazza era arrivata una settimana dopo l'inizio dell'allenamento, ora vivevano tutti nell'appartamento di Raccon e Lena, e ci sarebbero rimasti fino a quando Lisa non sarebbe tornata a casa. Per gran parte della giornata, Lisa rimaneva sola, Raccon, John e Lena si alzavano la mattina presto e andavano ad allenarsi. Sapevano che la situazione che vivevano non era una delle migliori, ma mostrarsi affaticati, al ritorno dalla Revive, non era un buon modo per affrontare il problema. Dovettero fare affidamento a tutto il loro potere da licantropi per far sembrare che andasse tutto bene. Non mancarono comunque i soliti momenti di spensieratezza, al piccolo gruppo bastava una birra o un'uscita per rilassarsi ed essere felici tutti insieme.

La giornata volse al termine, John e Lisa tornarono a casa stanchi e affamati. Dopo aver consumato una piccola cena, raggiunsero la loro stanza e ci rimasero fino a quando non arrivò, per Lisa, il momento di partire. Erano le sette di mattina quando i due abbandonarono l'appartamento, salutarono Raccon e Lena e si incamminarono verso la stazione dei bus. Il cielo era azzurro e gli uccellini cinguettavano sui rami degli alberi, la temperatura estiva iniziava a salire, probabilmente avrebbero raggiunto di nuovo i soliti trentacinque gradi. Quando i due arrivarono alla stazione, l'autobus era già pronto a partire. Una piccola scritta luminosa, posta sul fronte del bus, riportava il nome della destinazione. L'autobus era di colore bianco con una lunga striscia rossa che ne ricopriva la metà inferiore. John caricò i bagagli nel vano apposito e poi raggiunse Lisa.

«Mi mancherai tantissimo» disse John stringendo Lisa più forte che poté.

«Prometti di raggiungermi non appena tutto sarà finito. Stai attento. Promettimi che starai bene e che non farai gesti avventati» Lisa aveva il viso contro il petto di John, il ragazzo sentì alcune lacrime bagnare la t-shirt. Il cuore sembrò stringersi e risucchiare tutto il fiato che aveva a disposizione, non riusciva a parlare e non voleva lasciarla andare. Facendosi coraggio, richiamò parte del potere dentro di sé, fece brillare leggermente gli occhi e la guardò:

«Ti prometto che tornerò da te non appena sarà tutto finito, ti prometto che starò bene. Lo giuro sul potere che mi è stato concesso.» Con un gesto della mano, John asciugò una piccola lacrima che stava rigando il viso della ragazza. Gli occhi di Lisa erano di un azzurro così chiaro che John poteva specchiarcisi dentro. Amava quella ragazza più di ogni altra cosa al mondo, avrebbe fatto di tutto pur di tornare da lei. Lentamente, i due avvicinarono i loro visi e si scambiarono un bacio.

«Tornerò, te lo prometto» John sorrise e accompagno Lisa fin dentro l'autobus. Poi ridiscese e guardò la vettura abbandonare la strada. Mentre guardava l'autobus sparire, John seguì il dolce profumo dei capelli della ragazza fino a quando non sparì. Poi si voltò e corse verso la Revive, era in ritardo per l'allenamento giornaliero. 

Cronache Di Un Lupo - L'inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora