Una leggera brezza fece capolino tra la calma piatta della sera, quel flusso d'aria fu ottimo per il ragazzo che, fiutando i vari odori trasportati dal vento, fu in grado di individuare due licantropi non molto distanti da lui. Con gran velocità, scese dal palazzo e svoltò alla sua sinistra, poi imboccò una via piena di luci e scomparve dietro un piccolo agglomerato di cespugli. Il giovane seguì l'odore fino a quando non raggiunse un piccolo parco, ci entrò in silenzio e cominciò a guardarsi intorno. In lontananza notò un cartello con scritto "Oaktown Park, siate liberi di divertirvi". "Che cosa patetica" si disse il giovane. Aveva seguito l'odore ed era finito in un parco giochi, ora non gli restava che individuare chi emanava quello sgradevole odore di lupo adolescente. Annusò un po' in giro, ma non trovò niente, l'odore pareva scomparso. Infastidito per aver percorso tanta strada per niente, ruggì a gran voce. Non poteva tornare indietro senza nulla, così decise che avrebbe rivoltato l'intero parco se fosse servito a trovare ciò che cercava. Pervaso dalla rabbia, decise di usare tutto il suo potere: i caratteristici occhi neri del suo clan apparvero sul suo viso, le possenti zanne andarono a sostituire quelli che prima erano normalissimi denti e le braccia e le gambe aumentarono di spessore andandosi a ricoprire di una leggera peluria scura. In quello stato non avrebbe avuto difficoltà a completare la missione, ma doveva muoversi perché il tempo non lo avrebbe aspettato. Con uno scatto felino iniziò a percorrere il piccolo sentiero che sorgeva davanti a lui, ora sentiva di nuovo l'odore della preda, sapeva che era vicina.
Io e Lena non avevamo idea su come gestire la situazione, la prima cosa da fare, sicuramente, era tornare da John e Lisa per proteggerli; avevamo strisciato per pochi metri, quindi non eravamo molto lontani da loro. Quando arrivammo, trovammo i due completamente immobili sulla panchina a guardare il vuoto: Lisa stava stringendo la mano di J e aveva la testa poggiata sul suo petto.
«Non ho idea di come voi due facciate ad essere qui, ma ve ne sono grato. Avete sentito anche voi quello strano ululato?» Disse J con lo sguardo fisso su Lena.
«Certo che l'ho sentito» dissi mettendomi davanti a J e Lisa.
«Si sta avvicinando» esclamò Lena.
«Credo che ci convenga combattere, scappare non sarebbe una buona idea» dissi sfoderando gli artigli.
«Vuoi farlo davvero?» Chiese Lena.
«Affermativo. Siamo in due, lui è da solo» dissi sorridendo.
«Che brutta idea, che brutta idea» J ripeteva la frase con un tono lagnoso e isterico.
«Bro, siamo nella situazione in cui non bisogna farsi prendere dal panico. Ok? Accanto a te hai Lisa, pensa a proteggerla. Un uomo protegge la sua donna, soprattutto quando non è in grado di farlo da sola.» "Avrò un avuto un tono abbastanza convincente? Non lo so, ma non ho altro in mente." Mi girai a guardare Lena.
«Okay...farò come dici.» John prese Lisa tra le sue braccia e iniziò a parlarle.
«Tesoro, sta arrivando.» Lena fece brillare i suoi occhi rossi nell'oscurità e poi sfoderò gli artigli
«Prepariamoci.»
L'odore della creatura si faceva sempre più forte man mano che passava il tempo. Guidato dal mio olfatto, portai la mia attenzione sulla piccola chiazza di alberi che avevo davanti: i pini erano a distanza di due metri l'uno dall'altro e in mezzo c'erano dei piccoli tavoli da pic-nic. Facendosi strada tra gli alberi, il licantropo ci raggiunse. Saltò sui tavoli che aveva di fronte e si diede un potente slancio con le gambe: atterrò esattamente a pochi passi da me e Lena. Quello che ci trovammo davanti era a dir poco spiacevole. Io mi ero guardato allo specchio mentre ero in forma di lupo, ma non ero brutto come la creatura che avevo davanti: il licantropo aveva il volto completamente contorto dalla rabbia, era impossibile definire la sua età. Tralasciando il viso, il resto del corpo era più o meno simile al mio o a quello di Lena: orecchie a punta che spuntavano ai lati del viso, una leggera barba scura che partiva dalle basette e proseguiva fin sotto il collo e due grosse zanne affilate che uscivano dalla bocca. Per quanto assurda fosse quella situazione, il ragazzo, sembrava avere tutte le caratteristiche di un normalissimo licantropo.
L'unico particolare che attirò la mia attenzione, furono gli occhi: erano come due sfere completamente nere, prive di luce e ricolme d'oscurità. Al loro intero non c'era alcuna distinzione tra iride e pupilla. Io e Lena guardavamo la creatura con grande curiosità, quello che avevamo davanti era il primo licantropo esterno a Oaktown. "Non si è trasformato totalmente in lupo. Quindi anche lui dev'essere un beta" pensai.
«Oh bene, vi ho trovati» tuonò il ragazzo con voce cupa.
«Vattene, non sei il benvenuto qui!» Urlai a gran voce.
«Sono qui perché mi è stato chiesto di prendere la vita di uno di voi. Non me ne andrò senza un cadavere.» Il ragazzo pronunciava quelle parole con una cattiveria mai vista prima, il suo sguardo era colmo di follia.
«Ti prego J, portami via da qui.» La voce di Lisa era piena di paura. Mi girai verso la ragazza e notai che stava tremando tra le braccia di John.
«Non preoccuparti, finché ci sono loro siamo al sicuro.» Finalmente John si stava comportando da uomo e non come un bambino di cinque anni che ha paura del mostro nell'armadio. Non che averne fosse sbagliato, ma non era né il luogo e né il momento per averla.
«Siete patetici!» Urlo il licantropo di rimando.
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Cronache Di Un Lupo - L'inizio
FantasyRaccon vive la sua vita come qualsiasi adolescente del suo paese. Quest'anno, per lui e i suoi amici, sarà l'ultimo e dovranno affrontare il passaggio dal liceo all'università. Una sera, mentre Raccon torna a casa, dopo aver passato una normalissima...